Anche il 2021 è giunto al termine. L’anno in cui speravamo di poter sconfiggere il Covid-19 o perlomeno di arginarlo si è rivelato un’altra enorme sfida da affrontare. L’innovazione, da parte sua, non si è mai fermata, fornendo ancora una volta un aiuto fondamentale nella lotta contro la pandemia. Giunti alle porte del 2022 abbiamo deciso di ripercorrere gli highlights dell’informatica dell’anno in chiusura, certi che il 2022 porterà ancora più progresso.
Sembra ancora lontano il giorno in cui l’informatica dovrà smettere di preoccuparsi del coronavirus. Anche l’anno passato ha visto protagonista la tecnologia nella lotta alla pandemia, riconfermandosi un’alleata fondamentale per il monitoraggio dei contagi. Il 2021 verrà ricordato da tutti come l’anno del green pass. Il certificato vaccinale, introdotto dal 6 agosto in Italia, ha cambiato le abitudini di vita di tutta la popolazione, introducendo restrizioni e controlli per arginare i contagi.
L’introduzione del pass ha generato tanti dubbi e perplessità, scatenando l’ira di molti ma, dall’altra parte, aumentando la percentuale di vaccinati e di conseguenza la copertura dell’intero paese. Una scossa che ha portato anche tanta curiosità, soprattutto sul funzionamento del QR Code, che prima del green pass era poco conosciuto e usato dalle masse. Anche se molti ristoranti e bar avevano già cominciato a usarlo, per molti era ancora oscuro il suo funzionamento. Ora, grazie all’uso quotidiano, il codice è diventato parte integrante delle nostre vite, rendendosi anche protagonista di alcuni attacchi hacker (veri e presunti).
È il caso eclatante del green pass intestato ad Adolf Hitler, un evento che ha generato tanta ilarità sul web quanto molta paura tra le istituzioni. L’applicazione di verifica del certificato ha validato un QR Code che si è rivelato appartenere al dittatore tedesco; un falso, chiaramente, che però è riuscito a superare i controlli. Il timore era che si fosse verificato un furto di chiavi, esponendo di fatto un’enorme falla nel sistema di generazione dei codici. Alla fine non si è trattato di un leak, anche se tutti i certificati e le chiavi sono stati rigenerati; il problema di insider e di chi vende chiavi sul dark web, però, è rimasto.
Ma il 2021 è stato anche l’anno dei complotti, dilagati più del virus e diventando sempre più fantasiosi. L’ultimo, di pochi giorni fa, millanterebbe l’approvazione di un microchip sotto pelle da parte dei governi di tutto il mondo per portare il green pass sempre con sé. Si tratta in realtà della proposta di una startup svedese, un’idea (o provocazione?) rimasta tale e neanche discussa da alcun governo. Come al solito, però, i complottisti hanno preso al balzo la palla per distorcere la realtà.
Tra gli highlighs dell’informatica per il 2021 ci sono, purtroppo, anche gli attacchi informatici e i disservizi che hanno colpito l’Italia e il mondo intero. Molti hacker hanno approfittato della confusione della pandemia per sferrare attacchi più o meno distruttivi, rendendo l’anno passato uno dei peggiori per la sicurezza informatica.
Tutti ricordiamo l’attacco sferrato alla regione Lazio lo scorso agosto, colpendo il cuore della regione e causando un danno senza precedenti. Definito “di stampo terroristico”, l’attacco ha messo in ginocchio i sistemi dell’anagrafe vaccinale della regione proprio nel periodo clou delle vaccinazioni, ritardando il rilascio del green pass. Il down dei sistemi, colpiti da un ransomware, è durato un mese intero. Tutti i dati sono stati poi recuperati grazie ai backup, ma i danni sono stati ingenti.
Il 2021, come il 2020, è stato l’anno dei ransomware: questo tipo di attacco, già prevalente nell’anno precedente, è rimasto il protagonista dell’anno ormai al termine, riconfermandosi il più efficace tra gli attacchi informatici. Combinato col phishing, un’altra tipologia molto sfruttata, soprattutto se legata al Covid-19, il ransomware ha causato molti disagi nel corso di tutto il 2021.
Ne è un esempio REvil, il malware che ha colpito principalmente l’Olanda ma che ha seminato terrore in tutto il mondo; o anche quello che ha colpito Mediaworld lo scorso novembre. Il diffondersi di questo tipo di attacchi negli ultimi anni ha portato più volte a mettere in discussione l’importanza data alla sicurezza informatica, ma anche le cause di questi attacchi. Gli esperti concordano su questo: l’anello debole è sempre l’uomo.
Il 2021 non è stato un anno del tutto negativo, anzi; la robotica ha fatto enormi progressi, diventando la protagonista dell’anno al termine. Atlas della Boston Dynamics è tornato a stupirci, raggiungendo risultati incredibili e arrivando a completare una complessa corsa a ostacoli. Vedere il robot destreggiarsi senza fatica nel parkour è stato sicuramente uno dei momenti più belli del 2021.
Tra gli highlights dell’informatica dell’anno in conclusione ci sono state due eccellenze italiane per la robotica: Cogitor, il primo robot liquido della storia, è un progetto nato presso l’Istituto Italiano di Tecnologia e finanziato dall’Unione Europea. Col suo cuore liquido, Cogitor ha dato il via alla branca della robotica liquida, fatta di “fluidi intelligenti” in grado di adattarsi e riconfigurarsi in qualsiasi situazione. C’è poi iRonCub, il robot umanoide volante sempre dell‘IIT che ha attirato l’attenzione di tutto il mondo per la sua capacità di raggiungere aree impervie e dare un aiuto significativo ai soccorsi.
Parlando di robot più vicini agli umani, al Sant’Anna di Pisa è stato realizzato un automa dotato di tempismo, in grado cioè di capire da solo il momento migliore in cui interagire con l’uomo. Una svolta incredibile nell’ambito della robotica collaborativa. Infine, è notizia degli ultimi giorni l’arrivo di Ameca, un robot dalle incredibili espressioni facciali. Tanto accurato da spaventare persino i suoi creatori, Ameca è in grado di riprodurre alla perfezione svariate espressioni facciali, rendendosi incredibilmente umano.
Uno degli argomenti più chiacchierati dell’anno passato è stato l’uscita del nuovo sistema operativo di Microsoft. Windows 11 ha cominciato a far parlare di sé prima ancora del suo annuncio ufficiale, avvenuto a fine giugno. Tra leak e rumour, il successore di Windows 10 è finalmente arrivato sul mercato, prima in una versione beta e poi, per tutti, il 5 ottobre.
Mentre gli utenti che passano al nuovo sistema operativo sono in aumento, Microstoft sta già pensando al prossimo aggiornamento battezzato “Sun Valley 2”. Non ci sono ancora dettagli sul contenuto dell’update, che arriverà non prima della prossima estate.
Una delle vulnerabilità più pericolose degli ultimi tempi merita una sezione a sé: il bug della libreria Log4j, la libreria per il debugging di Java, ha scosso il mondo intero. Guadagnandosi un rischio pari a 10, il massimo sulla scala, la falla permette l’esecuzione remota di codice. La libreria è estremamente diffusa, e la falla ha costretto il mondo intero ad aggiornare la libreria in attesa di patch.
Il 2021 è stato un anno ricco di avvenimenti, più o meno positivi. La tecnologia e l’informatica non si sono mai fatte da parte, riuscendo là dove molti avevano fallito, continuando a progredire e reinventarsi. Ora che un nuovo anno sta per cominciare ci auguriamo di superare ancora più limiti e raggiungere sempre più obiettivi, emozionandoci per le nuove vittorie del progresso.