Indubbiamente Telegram e Whatsapp sono le due più popolari applicazioni di messaggistica istantanea. Differenti per concezione condividono però un obiettivo comune: offrire agli utenti un’app che consenta di comunicare in maniera semplice ed immediata.
Whatsapp è più anziana, infatti è uscita ben undici anni fa e di conseguenza conta più utenti rispetto a Telegram che ha appena sei anni. Ma quest’ultima presenta funzioni ben specifiche che invece mancano all’app di Zuckerberg. Proviamo ora a delineare i principali punti in comune e le divergenze tra le due app considerando funzioni, interfaccia e utilizzo generale.
Partendo da un quadro generale possiamo dire che molte sono le funzioni di base che le due app condividono. Oltre che a scambiare messaggi, foto, video e documenti di vario tipo, entrambe permettono di effettuare chiamate anche se per ora le videochiamate rimangono un’esclusiva di Whatsapp.
Entrambe le app possono essere utilizzate nelle loro rispettive versioni Web. Telegram però è multipiattaforma mentre Whatsapp è più vincolata in quanto rimane costretta al numero di cellulare. Avevamo già parlato qui della possibilità che anche Whatsapp diventasse più accessibile, ma ancora non ci sono notizie.
Poi c’è una serie infinita di altre funzioni condivise da entrambe le app. Inviare messaggi vocali, creare e silenziare gruppi, impostare gli sfondi delle chat, la grandezza dei caratteri, esportare le chat, visualizzare i video con una schermata pop up e salvare le conversazioni…
Ma cominciando a parlare di differenze è doveroso elencare tutte le funzioni esclusive di whatsapp che ancora mancano alla concorrente.
Come anticipato prima, se entrambe le app permettono di effettuare chiamate, solo Whatsapp permette di effettuare videochiamate. L’app eredita inoltre da Instagram la possibilità di condividere video o foto per 24 ore aggiornando il proprio stato visibile ai contatti in rubrica.
L’app di Zuckerberg utilizza la crittografia end-to-end in tutte le chat e garantisce anche un sistema di verifica accurato con spunte e doppie spunte per i messaggi standard o di gruppo per sapere chi ha letto o meno un nostro messaggio (funzione che più o meno ritroviamo anche su Telegram).
Esiste inoltre la funzione Broadcast che permette di inviare messaggi multipli fino ad un massimo di 256. Si possono contrassegnare i messaggi importanti o fissare in alto le chat massimo 3 (Telegram 5).
Una menzione merita la questione sicurezza. Quest’ultima è infatti il motivo che spinge la maggior parte degli utenti a prediligere Telegram rispetto a Whatsapp tanto che quest’ultimo proprio di recente è stato costretto a lanciare una importante patch di sicurezza per rimediare a una grave vulnerabilità che gli esperti avevano scoperto.
La lista di funzioni concesse dall’app è estremamente lunga rispetto a quelle offerte da Whatsapp. Innanzitutto come accennato prima Telegram è un servizio multipiattaforma che permette di impostare un nome utente con il quale poter accedere al servizio anche attraverso altri dispositivi senza essere necessariamente legati al numero di telefono.
Utile il salvataggio automatico via cloud che elimina di conseguenza la necessità di effettuare backup o altro, con un sistema di sincronizzazione immediata che tiene conto persino delle bozze. L’app permette inoltre di inviare allegati con una dimensione di gran lunga superiore rispetto a Whatsapp: 1,5 GB contro 16 mega.
Per quanto riguarda l’invio di messaggi Telegram offre diverse possibilità. Inviare dei messaggi senza suono evitando che il destinatario ne riceva notifica oppure programmarne l’invio con tanto di data e orario preferito. Ma c’è anche la possibilità di aprire gruppi più estesi. Se Whatsapp mette a disposizione fino a 256 membri da inserire in un gruppo, Telegram ne consente 200, ma è possibile creare dei supergruppi da 1000 utenti.
Tra le altre funzioni è possibile inviare videomessaggi o utilizzare le chat segrete con la crittografia ent-to-end e il divieto di effettuare screenshot o registrazioni di sorta e impostare un timer di autodistruzione, senza alcuna traccia sul server.
Degni di nota sono poi i BOT, ovvero dei programmi a tutti gli effetti che permettono di svolgere innumerevoli funzioni. Poi vi sono i canali, una sorta di chat mono direzionali tra un utente e gli iscritti che lo seguono.
Per quanto riguarda le interfacce delle due applicazioni possiamo dire che sono entrambe semplici ed intuitive. Entrambe presentano il classico bottone per inviare un nuovo messaggio (o l’icona in alto a destra per gli utenti iOS), il campo di ricerca per filtrare le chat o cercare gli utenti. Il menù di impostazioni su Android è accessibile tramite uno swipe mentre su iOS è presente l’icona in basso a destra. Da qui è possibile cambiare lo sfondo delle chat o la dimensione del carattere più varie altre funzioni.
Telegram eccelle forse nel lato personalizzazione. Infatti ci sono diverse opzioni che l’utente può modificare, soprattutto per quanto riguarda lo stile dei messaggi. Vi è la possibilità di impostare il bordo arrotondato per i messaggi, cambiare il colore di questi ultimi, lo sfondo della chat, la dimensione del testo e impostare anche la modalità notte. Si possono impostare i cosiddetti stickers e creare cartelle per gestire i propri messaggi.
Dato che l’obiettivo principale di entrambe le app è quello di consentire di inviare messaggi gratuitamente esse costituiscono il modo che abbiamo per comunicare con i nostri cari. E malgrado le preferenze molto spesso la maggior parte di utenti si trova quindi costretta ad usare l’una piuttosto che l’altra.
Non siamo qui per dirvi quale delle due app è la migliore perchè si tratta di una questione soggettiva. Ma dopo aver delineato le caratteristiche comuni e le disparità non possiamo fare altro che basarci sui numeri ed è questo che grava di più sul paragone e di conseguenza sull’uso effettivo dei due servizi.
Tuttavia abbiamo visto che dal punto di vista “mobile” entrambe le app offrono lo stesso tipo di esperienza e che la questione cambia quando abbiamo la necessità di utilizzare un altro dispositivo oltre al nostro telefono. E allora Telegram risulta più accessibile rispetto a Whatsapp in quanto slegata da una SIM e quindi da un numero di telefono.