Una rivoluzione è in atto e l’azienda tech svizzera ha lanciato la sfida. Le premesse per il successo ci sono tutte ma la sfida davanti pare insormontabile. L’obiettivo è ben annunciato: soppiantare la tastiera QWERTY. Il che significa che si vuole modificare il nostro approccio con tutti i device, si vuole modificare ogni nostro tap e la tastiera Typewise è ormai un’alternativa credibile.
Il “rivale” noto a tutti è la tastiera QWERTY, presente ormai in tutti i dispositivi di nostro utilizzo. Questa tastiera alfanumerica prende il nome proprio dalla posizione delle prime sei lettere della prima fila di tasti. Questa disposizione, brevettata nella seconda metà del 1800, fu scelta a suo tempo per separare le lettere maggiormente utilizzate, quindi allontanando i tasti sui quali si dovrebbe digitare più frequentemente, evitando così che si incastrassero i martelletti delle macchine da scrivere.
Questo approccio in realtà, ad oggi, ha un unico vantaggio: è ormai diventato uno standard. Troppe persone, su troppi dispositivi e da troppo tempo utilizzano la QWERTY. Ovviamente, più tempo passa e più è difficile modificare queste abitudini. Nel tempo si è provato ad introdurre nuovi metodi di digitazione, sicuramente più efficienti della QWERTY: questo bisogno è diventato più forte nel tempo al decrescere degli utilizzi delle macchine da scrivere.
Essendo nata per assolvere ad una criticità tecnica di questi strumenti, quando essi sono caduti in disuso allora sono sorti molti dubbi sull’utilizzo del classico metodo di digitazione. In teoria, non dovendo più curare lo spazio tra le lettere e quindi tra i martelletti della macchina da scrivere, la tastiera QWERTY ha perso la sua principale funzionalità ed è finita in discussione. Una delle versioni più valide fu la tastiera Capewell, che stimava come si riusciva a dimezzare il tempo di scrittura rispetto alla tastiera QWERTY, ma anche la tastiera Dvorak assunse molta notorietà.
La domanda spontanea che ci si pone è perchè Typewise potrebbe avere successo se in passato molti tentativi sono falliti. La risposta è che le funzionalità di Typewise sono sicuramente innovative e non puntano solo a ridurre il tempo di immissione da tastiera, bensì anche a renderla più intuitiva. Sebbene l’app lasci la possibilità di affidarsi ancora alla disposizione QWERTY, è la disposizione Typewise che ingloba tutte le proposte dell’azienda.
Il primo elemento distintivo è la tastiera esagonale a forma di alveare, con le lettere disposte peraltro diversamente dallo standard. Così l’azienda dichiara di ridurre i refusi di oltre quattro volte grazie ad elevati sistemi di intelligenza artificiale e a lettere più grandi del 70%. Nella disposizione inoltre sono presenti due tasti al centro per lo spazio, non più solo uno, raggiungibili da smartphone da entrambi i pollici. Molto intuitiva è anche l’accesso ad emoticon e caratteri speciali.
Nella figura esemplificativa, si vede come con un tap si possa digitare il punto interrogativo; se ci poniamo sullo stesso tasto ma facciamo un rapido swipe up digitiamo quello esclamativo; se ripetiamo gli stessi movimenti ma con un tocco leggermente più prolungato accediamo rispettivamente ad apostrofo e virgolette. Questo metodo intuitivo chiaramente si ripete così per gli altri tasti, accenti compresi, accessibili cliccando sulla lettera e andando a destra o sinistra in base all’inclinazione dell’accento stesso. Ma anche le maiuscole sono facilmente accessibili facendo un piccolo swipe up sulla lettera in questione. Inoltre, come si nota non è presente alcun tasto per la cancellazione. Questo perché è proposto un metodo semplice e innovativo: si cancella facendo lo swipe a sinistra in un punto qualsiasi della tastiera.
Ad oggi, la tastiera Typewise ha quasi raggiunto i 2 milioni di download. Un numero considerevole che si affianca ai riconoscimenti ottenuti. Tra i più importanti l’azienda stessa ricorda di aver conseguito il Stevie Gold 2021, Best of Swiss App 2020, Swiss Ai Award 2020, CES Innovation Awards 2021 e 2022. Questo quadro è completato da sempre più media e giornali (prevalentemente online) che iniziano a discutere di Typewise.
L’azienda sta crescendo, sta includendo sempre più lingue nella propria tastiera e sta per lanciare la versione desktop anche in Italia. L’app è gratuita per iOS e Android ma alcune funzionalità sono incluse solo nella versione PRO (1,99 euro/mese o 8,49 euro/anno o 24,99 euro/per sempre). Tra le tante funzionalità PRO, la possibilità di avere entrambe le lingue (italiano e inglese ad esempio) nella stessa tastiera.
Ci sono vari pro della tastiera Typewise e alcuni contro, che inevitabilmente costituiscono dei pro per il metodo tradizionale QWERTY. Sicuramente il vantaggio principale è di disporre di una tastiera intuitiva e di rapida esecuzione che consente di ridurre sensibilmente i refusi rispetto allo standard. Considerando quanto tempo trascorriamo su uno smartphone, questo vantaggio può assumere ancora più valore. Typewise quindi non punta esclusivamente a ridurre il tempo di immissione (come hanno provato a fare in passato altre tastiere) ma piuttosto punta a rivoluzionarlo, conferendo dei movimenti molto più intuitivi ed “eleganti” alle nostre dita.
Uno degli aspetti che invece depone in favore di QWERTY è la capacità di apprendimento del nuovo sistema. Come detto, abbiamo sempre e solo utilizzato il metodo standard quindi è necessario un periodo di adattamento, stimato in una settimana, per l’utilizzo corretto della tastiera Typewise. In pratica, per quantificarne gli effetti positivi bisogna avere pazienza e trascorrere di media sette giorni (dipendenti chiaramente dalle capacità di apprendimento individuali e dal tempo effettivamente trascorso sulla tastiera).
Infine, la tastiera Typewise sebbene sia presente su entrambi gli store di Apple e Android, non è uno standard. Quindi, dovrebbe avere vantaggi molto evidenti rispetto a QWERTY per indurre i consumatori ad affrontare i cosiddetti switching cost. Un vantaggio minimo e risicato non giustificherebbe il passaggio al nuovo prodotto.
Una zona grigia è rappresentata dalla privacy, come spesso accade in realtà per tutte le tastiere alternative. L’azienda dichiara ufficialmente come il motore predittivo consenta di avere una forte robustezza in termini di privacy ma storia insegna come si è più restii a fidarsi di aziende nuove rispetto ad aziende consolidate in tale contesto. In genere, è sempre accaduto come il consumatore si mostri sempre meno diffidente all’aumentare degli utilizzatori. Probabilmente questo sarà un campo dove si potrà fare la differenza tra il fallimento ed il successo in futuro. Sicuramente, ad oggi quantomeno provarla è quasi un dovere.