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Starlink di SpaceX: preordini aperti in diversi paesi del mondo

Senza troppi annunci altisosanti, SpaceX ha aperto i preordini in tutto il mondo per il suo servizio internet satellitare Starlink.

Categorie Corsari senza bussola

Qualche mese fa iniziava la beta privata, solo su invito, per l’internet satellitare secondo Elon Musk. Adesso, senza troppi annunci altisosanti, SpaceX ha aperto i preordini in tutto il mondo per il suo servizio internet conosciuto come Starlink.

L’azienda sembra quindi stia accelerando sulle previsioni, e infatti stanno arrivando le prime conferme da diversi paesi sulla disponibilità pubblica del servizio: Stati Uniti, Australia, Nuova Zelanda, Canada e altri ancora. Il preordine è disponibile dal sito ufficiale.

starlink

Starlink: diversi ostacoli burocratici per SpaceX

La “colpa” del fatto che al momento non sia disponibile in tutti i paesi del mondo è da attribuire, però, alla burocrazia dei diversi paesi. Ogni paese infatti ha le sue leggi e le sue normative e SpaceX deve ottenere i vari permessi singolarmente. Si tratta di un iter complesso, e a partire dal 2021, SpaceX è riuscita a ottenere (al momento) queste licenze per la distribuzione di Starlink negli Stati Uniti, in Canada e nel Regno Unito, con clienti già presenti nei tre paesi elencati secondo discussioni online.

Ci aspettiamo presto di vederne la disponibilità in altri paesi come Germania, Messico, Australia, Grecia, Francia, Argentina e Cile. In Italia purtroppo siamo ancora nelle fasi iniziali, insieme ad altri paesi come Austria, Filippine, India, Giappone, Sud Africa, Spagna, Irlanda, Nuova Zelanda, Brasile e Colombia.

Starlink e i prezzi del servizio

Stando a Elon Musk, l’obiettivo di Starlink è offrire il servizio allo stesso prezzo in tutti i paesi, con l’unica differenza delle tasse locali aggiuntive. Al momento, i preordini vengono effettuati versando un deposito cauzionale di $99 con la promessa che il servizio sarà disponibile a metà 2021 o entro la fine dell’anno. 

Attualmente il servizio costa $99 mensili, più la spesa iniziale del kit da $500, garantendo velocità medie da 50 a 150Mbps con latenza da 20 a 40ms. Può semprare poco a livello di prestazioni, ma stiamo parlando comunque di una rete satellitare e quindi non è da comparare ad una classica rete via cavo (adsl / fibra). Sono inoltre prestazioni a cui i competitor non possono arrivare, in primis data la diversità in termini di numero di satelliti in orbita.

Il kit comprende una parabola (plug & play) per poter comunicare con i satelliti Starlink, insieme ad un kit che servirà alle apparecchiature per poter comunicare correttamete. Stando ad un tweet di Elon Musk, le parabole hanno dei motori che permettono loro di orientarsi autonomamente per avere un’ottima visione dei satelliti. Nel pacchetto sarà presente anche un router, con supporto al WiFi Dual Band 2.4 GHz e 5GHz.

Il servizio è inoltre rivolto, al momento, ai residenti di aree rurali e periferiche che attualmente non hanno accesso a internet o che fanno affidamento a tecnologie di connettività obsolete in mancanza di servizi più efficaci, pagando magari cifre esorbitanti.

Se SpaceX sarà in grado di superare le sfide tecnologiche legate alla creazione e alla distribuzione del servizio, la società è ottimista sulla sua potenziale domanda e fatturato. Musk nel 2019 ha detto ai giornalisti che Starlink potrebbe generare entrate per 30 miliardi di dollari all’anno, ovvero circa 10 volte le entrate annuali più alte che si aspettano dal suo core business incentrato sui lanciatori.

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