FlexPai è un’altra delle novità presentate al CES 2019, a Las Vegas. Si tratta del primo smartphone pieghevole, arrivato persino prima di quello annunciato da Samsung. Prodotto da Royole, azienda cinese relativamente sconosciuta, FlexPai ha le dimensioni di un tablet dotato di uno schermo AMOLED che può essere piegato grazie alla cerniera di 180° di cui è dotato.
In modalità tablet, quindi completamente aperto ed esteso in tutta la sua ampiezza, FlexPai presenta uno schermo di 7,8” in formato 4:3 e una risoluzione di 1920×1440 pixel. Una volta richiuso presenta invece due schermi. Uno in formato 16:9 e l’altro in formato 18:9. Vi è la possibilità di disattivare uno di essi per risparmiare energia.
FlexPai punta tutto sulla novità di uno smartphone a display pieghevole a discapito delle specifiche tecniche del dispositivo relativamente basse. Il processore è uno Snapdragon octa-core di Qualcomn. A seconda del modello possiamo avere una RAM da 6 o 8 GB e uno spazio di archiviazione di 128 o 256 GB. Infine possiede una batteria da 3800mAh.
Presenta due fotocamere applicate in un inserto posizionato in una delle due estremità del display. Hanno una risoluzione da 16 e 20 Megapixel. Il software è Android 9 con personalizzazione Water OS. C’è anche un lettore di impronte digitali, il supporto al DualSIM, ma purtroppo non un mini-jack.
Lo smartphone di Royole può già essere acquistato. Per un costo di circa 1150€ nella versione da 128 GB e 1280€ in quella da 256 GB.
Nonostante l’innovazione del display pieghevole presenta ancora dei contro a partire dal prezzo sproporzionato rispetto all’attuale concorrenza. Funzionando abbastanza bene nel complesso, nessuna applicazione Android è pronta a sfruttare appieno questo schermo. Infatti a parte gli amanti della tecnologia di frontiera, i potenziali acquirenti del FlexPai sono principalmente gli sviluppatori di applicazioni che vorranno provare a realizzare applicazioni specifiche capaci di sfruttare al meglio la natura pieghevole del display.