La riscoperta degli scacchi grazie a Netflix
Nel 2020 a far la voce grossa in termini di novità accolte con tanto clamore mediatico dal grande pubblico sono stati senza ombra di dubbio i nuovi film e le nuove serie televisive trasmesse dalle principali piattaforme di streaming e di contenuti di intrattenimento.
Di fronte ai grossi cambiamenti avvenuti nell’anno appena trascorso, in termini di abitudini, spostamenti e stili di vita della maggior parte delle persone, l’universo digitale si è fatto trovare pronto. Da anni proliferano piattaforme di intrattenimento valide per tutti i gusti: dal casinò di William Hill, per gli amanti dell’azzardo e dei giochi di carte a siti di informazione online sempre più aggiornati e pronti alla consultazione quotidiana, alla presenza di piattaforme che hanno facilitato la condivisione di contenuti live in giro per il mondo (basti pensare all’esplosione di Twitch), alla continua pubblicazione di nuove serie tv (e in questo caso pensiamo principalmente a Netflix) che hanno catturato l’attenzione di milioni di persone.
La serie Netflix “La regina degli scacchi”
Un esempio lampante in questo senso è stata la serie Netflix La regina degli scacchi. La miniserie televisiva statunitense, formata da sette episodi di media durata, è in distribuzione sulla piattaforma di streaming a partire dal 23 ottobre 2020, e grazie anche alla crescente mole di persone costrette a restare a casa ha registrato numeri impressionanti. Non solo, grazie all’influenza della serie tv e della straordinaria protagonista Beth Harmon, una grande fetta di pubblico ha scoperto per la prima volta o riscoperto la passione per gli scacchi. I numeri di utilizzo delle piattaforme online dove è possibile aumentare la conoscenza di uno dei giochi di strategia più conosciuti al mondo facendo sono cresciuti esponenzialmente.
Anche in virtù di una forte attinenza a tematiche politiche (per tutto il Novecento la Russia è stata considerata la vera patria degli scacchi, con gli Stati Uniti che sono arrivati a togliere lo scettro ai rivali sovietici nel 1972, con la cosiddetta partita del secolo vinta da Bobby Fischer ai danni di Boris Spasskij), la notorietà di questo gioco è nota da tantissimi decenni. Con la serie tv però l’attenzione del grande pubblico generalista ha sicuramente fatto un salto di qualità, e ha permesso la proliferazione del gioco sulle piattaforme online.
Capire perché è facile: la storia della giocatrice statunitense, che arriva a sconfiggere il massimo rivale russo Borgov, ispiratasi all’omonimo romanzo del 1983 scritto da Walter Tevis, è diventata il 28 ottobre la serie più vista del giorno su Netflix. A 28 giorni dalla messa in onda era già stata vista da 62 milioni di persone, classificandosi come la serie Netflix più consumata di sempre con sceneggiatura non originale, e accogliendo il consenso anche di uno dei più grandi giocatori di sempre come Magnus Carlsen.
La serie prodigio ha fatto esplodere il mondo degli scacchi, andando a conformare uno dei fenomeni sociali più interessanti degli ultimi mesi. Per dare un po’ di numeri: a dieci giorni dall’uscita della serie, il sito eBay ha registrato una crescita del 273% di acquisti di set da gioco; la parola ‘scacchi’ nella barra di ricerca Google è raddoppiata rispetto all’anno precedente in termini di numero di ricerche. Il direttore dello sviluppo aziendale di chess.com ha affermato che dal 1° marzo il sito ha registrato l’iscrizione di undici milioni di nuovi membri, più di sei milioni di differenza rispetto all’anno precedente. Insomma, il mondo del digital commerce e dell’entertaining hanno sicuramente beneficiato dei cambiamenti sociali avvenuti negli ultimi mesi praticamente in tutto il mondo occidentale: la serie La regina degli scacchi e la sua influenza nella riscoperta del gioco di strategia ne sono un eloquente e sensazionale esempio.