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Radiazioni degli smartphone: impatto, normative ed emissioni SAR

Le radiazioni degli smartphone sono motivo di preoccupazione a causa del loro potenziale impatto sulla salute umana. Una delle controversie più recenti riguarda l’iPhone 12 di Apple, vietato di recente in Francia a causa del suo presunto superamento dei limiti di esposizione alle radiazioni. In seguito a questo evento, analizziamo la questione delle radiazioni degli smartphone e il loro impatto per la tecnologia e la salute.

Che cos’è il SAR e perché è importante?

Il SAR (Specific Absorption Rate) è una misura critica quando si tratta di radiazioni elettromagnetiche emesse dai dispositivi elettronici, inclusi gli smartphone. Questo parametro rappresenta la quantità di energia a radiofrequenza assorbita dal corpo umano quando è esposto a campi elettromagnetici generati da questi dispositivi. Il SAR è solitamente misurato in Watt per chilogrammo (W/kg). Si utilizza per valutare il potenziale rischio per la salute associato all’esposizione alle radiazioni elettromagnetiche.

Gli smartphone, come parte integrante della nostra vita quotidiana, trasmettono informazioni attraverso onde elettromagnetiche a radiofrequenza. Quando teniamo un telefono vicino al nostro corpo o lo appoggiamo all’orecchio durante una chiamata, il nostro corpo assorbe parte di questa energia. Il SAR misura l’assorbimento energetico ed è un indicatore che consente di valutare il potenziale impatto delle radiazioni elettromagnetiche sulla nostra salute. In generale, un valore di SAR più basso indica che il dispositivo emette meno radiazioni elettromagnetiche assorbite dal corpo durante l’uso, quindi è considerato più sicuro.

Normative per le radiazioni degli smartphone

La quantità di energia assorbita dipende dal valore di SAR del dispositivo e dalla durata dell’esposizione. Esistono normative rigorose introdotte per limitare il SAR dei dispositivi elettronici e proteggere il pubblico da eventuali rischi. L’Unione Europea e gli Stati Uniti hanno stabilito regolamentazioni per limitare l’esposizione del pubblico alle radiazioni elettromagnetiche emesse dai dispositivi elettronici. In Europa, il limite massimo per il SAR è di 2 Watt per chilogrammo. Questo limite si valuta sia quando il dispositivo è tenuto vicino al corpo, come in una tasca, sia quando è vicino all’orecchio durante una chiamata. Negli Stati Uniti, la Federal Communications Commission (FCC) stabilisce che un telefono è considerato “sicuro” se il suo valore SAR non supera 1,6 Watt per chilogrammo. Questa valutazione considera un grammo di tessuto tra il dispositivo e il corpo, diversamente dagli standard europei che utilizzano 10 grammi di tessuto.

Le emissioni SAR dei principali produttori

Una delle controversie più recenti riguarda l’iPhone 12 di Apple, vietato dalla vendita in Francia a causa dell’ipotetico superamento dei limiti di esposizione alle radiazioni. Nonostante alcuni dati mostrino valori di SAR più bassi per questo dispositivo, l’Agenzia Nazionale per le frequenze francese (Anfr) afferma che il valore di SAR dell’iPhone 12 supera il limite consentito. L’ipotetico valore stabilito è di oltre 1,74 Watt per chilogrammo. Questa discrepanza solleva importanti domande sulla precisione dei test e sulla necessità di ulteriori ricerche scientifiche per stabilire chiaramente i livelli di emissione dei dispositivi. Per aiutare i consumatori a prendere decisioni informate, l’Ufficio federale tedesco per la protezione dalle radiazioni (Bundesamt für Strahlenschutz, BfS) tiene traccia dei valori SAR di tutti i cellulari disponibili sul mercato. Il portale online per la consultazione è disponibile qui.

Alcuni dei dispositivi con valori SAR più elevati includono il Motorola Edge (1,79 W/kg), il OnePlus 6T (1,55 W/kg) e il Sony Xperia XA2 Plus (1,41 W/kg). Questi valori sono presi dal database BfS e sono quelli riferiti alla misura vicino all’orecchio. Nel caso di Apple, i dati mostrano che l’iPhone 12 ha un valore di SAR di 0,98 W/kg, mentre modelli precedenti come l’iPhone 11 registrano valori ancora più bassi (0,95 W/kg). Tuttavia, non è chiaro perché secondo le rilevazioni dell’Anfr, l’iPhone 12 supererebbe il limite consentito. Passando al mondo Android e al suo esponente più autorevole, Samsung, molti modelli meno noti registrano valori SAR estremamente bassi. Ad esempio, il Samsung Galaxy Note 10+ ha un valore di soli 0,19 W/kg, mentre modelli di punta come l’S23 registrano valori di 0,96 W/kg. Tuttavia, alcuni modelli come l’S22 registrano un valore di 1,21 W/kg vicino all’orecchio.

Potenziali impatti sulla salute delle radiazioni degli smartphone

Nonostante questi dispositivi emettano radiazioni elettromagnetiche, al momento non esistono prove scientifiche dirette che colleghino l’esposizione alle radiazioni degli smartphone a problemi di salute. Tuttavia, la crescente preoccupazione su questo argomento sottolinea l’importanza di essere informati e consapevoli delle potenziali implicazioni. Una delle principali preoccupazioni legate alle radiazioni elettromagnetiche emesse dagli smartphone è il loro impatto sulla salute. Infatti, alcune ricerche hanno suggerito dei possibili effetti negativi. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito le radiazioni elettromagnetiche “possibilmente cancerogene per gli esseri umani”. Questo ha aumentato la consapevolezza del pubblico sulla questione, spingendo molti a cercare dispositivi con valori SAR più bassi.

La maggior parte degli studi condotti sugli esseri umani esclude la possibilità di conseguenze significative per la salute legate all’uso dei cellulari. In alcuni casi, si è osservato un aumento dei casi di gliomi (tumori maligni) e neurinomi del nervo acustico (tumori benigni), ma tali tumori sono comunque considerati rari. Questi risultati inoltre riguardano persone già affette da queste malattie, quindi potrebbero non essere legati all’utilizzo del cellulare. Gli studi recenti dimostrano che non c’è stata un’osservazione significativa dell’aumento di questi tumori nella popolazione generale negli ultimi decenni.

Effetti sul corpo umano

I campi elettromagnetici possono interagire con i tessuti biologici del corpo umano. Questa interazione è più intensa quando ci si trova in prossimità della sorgente di questi campi elettromagnetici e varia in base alla loro frequenza. Il principale effetto dei campi elettromagnetici (soprattutto quelli a radiofrequenza) sul nostro organismo è il riscaldamento. Ma i livelli a cui siamo normalmente esposti, come quando guardiamo la televisione o utilizziamo il computer, sono molto inferiori a quelli necessari per causare un aumento significativo della temperatura corporea. Questo lieve aumento di temperatura è assorbito principalmente dalla pelle e dai tessuti superficiali. Gli esperti comunque consigliano di adottare alcune precauzioni semplici, come evitare di tenere il cellulare a diretto contatto con l’orecchio. Nel caso di un utilizzo per lunghi periodi, è preferibile quindi l’uso di auricolari. Inoltre, è consigliabile tenere il dispositivo in una borsa o nella giacca anziché in tasca.

Published by
Maria Chiara Cavuoto