Nuova collaborazione tra Google Cloud e SpaceX per una connessione ultraveloce
SpaceX, come ben sappiamo, è l’azienda creata dalla mente geniale di Elon Musk nel 2002 con l’intenzione di dare un accesso più facile e veloce allo spazio, non solo per gli astronauti ma iniziare dei viaggi spaziali aperti a tutti. Oltre lo spazio e la colonizzazione di Marte, l’azienda si occupa anche di satelliti per migliorare l’accesso ad Internet sul nostro pianeta: la flotta Starlink. Ecco che arriva la collaborazione tra Google Cloud e SpaceX.
Elon Musk e SpaceX continuano a stringere alleanze importanti e degne di essere segnate nella storia, ultima ma non per importanza quella avvenuta negli ultimi giorni, con Google Cloud. Anche la grande G ha deciso di investire e usufruire del servizio spaziale, ma in che modo? Vediamo in cosa consisterà la nuova collaborazione tra Google Cloud e SpaceX.
Google Cloud: come vuole approcciarsi a Space X in questa collaborazione?
L’obiettivo della piattaforma Cloud sarebbe quella di utilizzare i satelliti Starlink per aver una maggiore ampiezza e stabilità di distribuzione dei dati sul pianeta. Come ben sappiamo, però, la partnership vede due fazioni aiutarsi a vicenda perciò: SpaceX cosa guadagna?
In una parola: connettività. Grazie ai server terrestri di Starlink che comprenderanno dei data center di Google per le aziende e per i privati sarà molto più sicuro, affidabile e veloce il salvataggio e il passaggio di dati da un dispositivo ad un altro collegato. Inoltre vista l’enorme presenza dei satelliti e dei server Cloud sarà molto più semplice raggiungere ogni angolo del mondo.
Se non fosse noto, i data center sarebbero la “sala macchine”, il luogo in cui vi sono le apparecchiature, i computer e gli strumenti per poter elaborare i dati, gestire i server, tutto ciò che viene inviato e ricevuto nel mondo di internet, senza i data center, ad esempio, non potremmo inviare un messaggio su Whatsapp o leggere questo articolo.
Un mondo sempre più online
I servizi Cloud sono una serie di server con diversi ruoli, ubicati in tutto il mondo, che ci permettono di navigare e elaborare diversi dati. È grazie ai servizi cloud che possiamo tenere i nostri dati, che siano la nostra musica preferita, i nostri film o i nostri documenti, in dei luoghi sicuri e accessibili solo da noi tramite password di sicurezza.
Tra gli esempi di Cloud programmati per la raccolta di film abbiamo Netflix, Prime Video e le varie piattaforme streaming che ci danno la possibilità di vedere film, documentari e serie tv senza dover per forza scaricarli e avere la copia sul nostro dispositivo, allo stesso Spotify per la musica. Ma ancor prima dell’uso dei cloud per gli streaming si pensava già per le aziende o per i privati.
Il servizio iCloud di Apple ci permette di poter salvare i nostri documenti e condividerli con tutti i dispositivi collegati al nostro account, in questo modo si può accedere in ogni momento. Allo stesso modo è subentrato anche il servizio di Google Drive di Google, con la possibilità di condivisione del materiale con chi possiede il link o tramite richiesta di accesso, sempre se in possesso del link al documento.
I servizi Cloud ci permettono di fare un passo in avanti con la tecnologia, di essere sempre più veloci e immediati nelle informazioni. Sempre più aziende usano questi servizi per passare le informazioni velocemente tra i membri del personale, con password segrete e codici di sicurezza per evitare fughe di notizie o spionaggi da parte di aziende rivali e i servizi sono sempre più sicuri tramite aggiornamenti e migliorie nei loro sistemi di difesa.
L’innovazione che si avrà con questa partnership sarà un tassello molto importante nello sviluppo tecnologico, la rete di informazione sarà più veloce ed unita ed è qualcosa di veramente elettrizzante.
A cura di Giulio Pio Dima