Incendio OVH: pubblicati i dettagli del danno e la possibile causa

OVH incendio dati danno

OVH incendio dati danno. Fonte: Termometro Politico

A meno di una settimana dopo l’incendio che ha colpito il datacenter di Strasburgo, OVH rende noti tutti i dati sul danno subito e la probabile causa dell’incendio. L’azienda ha pubblicato un report dettagliato specificando per ogni servizio lo stato attuale, se recuperabile o perso. Come già anticipato da Octave Klaba i server e i dati dell’edificio SGB2, che ha subito più danni, sono per la maggior parte irrecuperabili.

Incendio OVH: l’entità del danno

L’incendio al datacenter di OVH è stato tanto terribile quanto ci si aspettava, se non di più: il dettaglio del danno e dei dati persi a causa dell’incidente non lascia spazio a dubbi. OVH ha pubblicato un report con tutte le informazioni sullo stato dei servizi, specificando lo stato dei servizi e dei server fisici. Purtroppo la quasi totalità dei servizi ospitati nell’infrastruttura di SGB2 è stata classificata come non recuperabile, e la restante parte è ancora sotto indagine.

I servizi di Plesk, la piattaforma per gestire l’hosting dei diversi siti web, sono totalmente fuori uso. Ospitati nel datacenter SGB2, anche il loro backup interno è in stato non-recoverable. Va decisamente meglio per i servizi Bare Metal, quasi tutti in stato recoverable. I prodotti di questa infrastruttura sono centrali per OVH, e fortunatamente erano ospitati nelle altre 3 strutture, quindi non hanno subito danni irreparabili.

Alcuni dei dati resi pubblici da OVH sullo stato dei servizi dopo l'incendio. Fonte: OVH
Alcuni dei dati resi pubblici da OVH sullo stato dei servizi dopo l’incendio. Fonte: OVH

Per i servizi di Private Cloud invece la situazione è peggiore, con più del 50% dell’infrastruttura non recuperabile, neanche col backup interno. I servizi del Public cloud invece sono per la maggior parte ancora sotto indagine, perciò di questi non si conosce ancora nel dettaglio l’entità del danno. In generale tutti i servizi non sono ancora tornati disponibili, e per quelli recuperabili sono ancora in corso le operazioni di ripristino. Soltanto i clienti che avevano attivato il servizio FTP Backup si sono salvati: il servizio veniva effettuato nel datacenter di Roubaix.

Sul sito ufficiale di OVH è possibile controllare lo stato dei servizi dell’azienda. Molti servizi risultano ancora offline e non è ancora possibile accedere allo stato dell’edificio SGB3. Al momento l’azienda prevede di riattivare i datacenter SGB1 e SGB4 entro questa settimana, assieme alla sala di rete. Per l’SGB3 i tempi invece si allungano: la tempistica prevista è di 2 settimane da ora.

Lo stato di alcuni servizi di OVH dopo l'incendio della scorsa settimana. Fonte: OVH
Lo stato di alcuni servizi di OVH dopo l’incendio della scorsa settimana. Fonte: OVH

La possibile causa dietro l’incendio

Secondo quanto riportato da Octave Klaba il “colpevole” sarebbe un UPS, ovvero un gruppo di continuità, situato nell’edificio SGB2. In realtà sembrerebbe quasi certa la causa dell’incendio, considerando anche che l’UPS incriminato era stato sottoposto a manutenzione il giorno prima. Dalle telecamere termiche dei pompieri, inoltre, l’UPS7 (quello in manutenzione) e l’UPS8 erano in fiamme quando sono arrivati i soccorsi. La causa potrebbe essere legata all’intervento tecnico, che sembrava essersi concluso correttamente.

Le indagini sono ancora in atto e la conferma sull’origine dell’incendio potrebbe arrivare nei prossimi giorni. OVH ha dispiegato le forze per recuperare il salvabile, dandosi delle priorità ben precise: in primo luogo ripristinare i servizi di SGB1, SGB3 e SGB4; alcuni dovrebbero tornare disponibili già da oggi. Successivamente occorrerà fornire un’infrastruttura sostitutiva ai clienti utilizzando i datacenter di Roubaix e Gravelines. Infine ci si occuperà di fornire assistenza a coloro che non hanno attivato il Disaster Recovery Plan.

L'ultimo aggiornamento di Octave Klaba sullo stato dei lavori.
L’ultimo aggiornamento di Octave Klaba sullo stato dei lavori.

I server dei clienti e gli ordini che erano in corso quando è divampato l’incendio saranno rimborsati completamente. OVH chiede ai clienti di prestare maggiore attenzione a mail o contatti telefonici che potrebbero ricevere in questo periodo: è possibile che qualcuno approfitti dell’incidente per portare avanti attacchi di phishing o spam. Il datacenter SGB2 verrà costruito con tecnologie più moderne e meno soggette a incidenti: la struttura era stata realizzata nel 2011 e non era mai stata rinnovata negli anni, a differenza di SGB3.