Abbiamo parlato in un precedente articolo di Ecosia, un motore di ricerca che mira, grazie alla politica intrapresa dalla società alle sue spalle, a piantare diversi alberi grazie agli introiti provenienti dalle pubblicità.
L’idea non è affatto malvagia, e mira comunque a sensibilizzare gli utenti a salvaguardare il nostro pianeta, cosa che tutti dovremmo fare essendo l’unico pianeta che abbiamo per ora dove poter vivere.
Personalmente parlando però, mi è sorto qualche dubbio sulla sua effettiva efficacia, e vorrei condividere con voi una piccola analisi.
Il titolo forse dice già tutto. Come detto nel mio precedente articolo su questo motore di ricerca, i risultati delle ricerche che vengono proposte all’utente da parte di Ecosia si basano attualmente su Bing, e precedentemente su Yahoo!
Udite bene, ciò significa, in teoria, che stanno sprecando risorse significative con ogni ricerca effettuata. Microsoft, purtroppo, non utilizza ancora il 100% di energia rinnovabile, ma solamente il 40%, con picchi più bassi in alcune parti del mondo. Google, tuttavia, è interamente alimentato da fonti rinnovabili, attualmente per il secondo anno di fila.
C’è da dire però che Ecosia ha una propria produzione di energia elettrica rinnovabile per alimentare i propri server e mantenere i servizi attivi, ma il problema sta sempre nel motore di ricerca che viene, appunto, utilizzato.
Bisogna anche tenere conto che gli annunci su Ecosia sono simili ai risultati di ricerca, quindi non è presente un rapporto 1:1 tra numero ricerche e incassi provenienti dalle pubblicità, dato che per ottenere incassi dalle pubblicità gli utenti devono cliccare su quest’ultime.
E’ vero, potrebbero semplicemente cambiare motore di ricerca che sta alla base del servizio offerto e passare a Google, ma facendo così non otterrebbero più abbastanza finanziamenti per fare quello che propongono di fare, cioè piantare un albero ogni 45 ricerche (che in realtà sono di più perchè bisogna cliccare effettivamente sugli annunci, come già detto).
Quindi si, propongono un servizio come una risposta ecologica, ma non considerano l’impatto ambientale che è, sempre in teoria, nettamente peggiore di quello che riescono a risanare. Lascio scegliere voi se è considerabile come una “truffa a cielo a perto” o meno.
Possiamo tutti iniziare ad usare Google non solo per cercare aiuto su Stackoverflow, ma anche per trovare luoghi vicini a noi dove poter fare volontariato ecologico. Ridurre il consumo di energia in generale, lottando per le fonti rinnovabili e donare direttamente al WWF o a qualcuno che può usare le risorse in modo efficiente per combattere il casino che abbiamo causato come razza umana.
Ovviamente, ribadisco, questa è una mia personale opinione che vuole solo spronarvi a riflettere e a creare possibilmente discussioni pacifiche e affrontare il tema, molto delicato, come si dovrebbe. Ammiro tantissimo il loro lavoro e servirebbe veramente piantare alberi in ogni punto del globo.