Un adeguamento dei dispositivi era già avvenuto nel 2009, durante lo switch-off per il passaggio dalla TV analogica alla digitale. Un nuovo aggiornamento verrà effettuato a partire dal primo settembre 2021: infatti, con l’introduzione della nuova telecodifica del digitale terrestre DVB-T2 (Digital Video Broadcasting – Terrestrial 2), saranno assegnate nuove frequenze e i canali televisivi dovranno adeguarsi al nuovo standard.
Chi possiede una TV di ultima generazione prodotta a partire dal 2017
potrà vedere i canali TV semplicemente effettuando una nuova sintonizzazione. In tutti gli altri casi, invece è probabile che si dovrà cambiare il televisore oppure acquistare un nuovo decoder DVB-T2.
Il passaggio allo standard digitale di seconda generazione (DVB-T2) è nato
dall’esigenza di liberare le frequenze occupate dagli attuali canali televisivi per fare spazio alla tecnologia 5G della telefonia mobile. Quindi l’attuale segnale del digitale terrestre che utilizza la banda 700 dovrà traslare su nuove frequenze entro la data dell’ultimo switch-off (Giugno 2022).
Per continuare a vedere tranquillamente i canali televisivi devi essere sicuro di possedere una TV compatibile con lo standard HEVC Main 10.
Per scoprirlo bisogna andare nel menù impostazione della TV ed effettuare una risintonizzazione e andare sul canale 100 e 200: se lo schermo sarà nero allora la vostra TV o il vostro decoder non sono compatibili, se invece spunterà la scritta “TEST HEVC MAIN 10” il vostro dispositivo sarà compatibile con lo standard H265/HEVC a 10 bit (High
Efficiency Video Coding, H. 265).
Il passaggio al nuovo standard produrrà una qualità di trasmissione migliore secondo i seguenti aspetti:
Un aspetto fondamentale del DVB-T2 è una qualità migliore del segnale televisivo. Per questo motivo, entro il 2022, avremo sia la migrazione delle frequenze sia l’utilizzo di un nuovo standard, infatti è in atto anche un cambiamento dello standard di compressione video da MPEG-2 a MPEG-4.
Per molti anni è stato adottato lo standard MPEG-2 rilasciato nel 1994. Questo standard consente una risoluzione inferiore all’HD. Oggi il mercato delle televisioni richiede degli schermi sempre più ampi e lo standard MPEG-2 è diventato ormai obsoleto per la maggior parte delle TV moderne. Ad esempio, una TV di 55 pollici non avrà una buona resa dell’immagine con l’attuale standard.
Il nuovo standard consentirà una gamma dinamica estesa grazie alla tecnologia HDR (High Dynamic Range), per cui sarà possibile ammirare le differenze di luminosità senza trascurare tutte le tonalità delle aree chiare e scure, rendendo l’immagine più realistica.
Grazie alla transizione dallo standard HEVC a 8 bit allo standard HEVC main 10, l’immagine video si arricchirà di colori e finalmente sarà in grado di sfruttare tutte le potenzialità delle TV moderne, si avrà uno spazio dei colori più esteso (Wide Color Gamut) dall’uso attuale di milioni di colori si passerà a miliardi di colori.
L’adozione del nuovo standard avverrà con tempi diversi a seconda delle regioni. La roadmap digitale pubblicata sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) divide il territorio nazionale in quattro macroaree. Orientativamente lo switch-off a partire da settembre 2021 interesserà le aree del nord italia, mentre nel 2022 sarà il turno del centro e sud italia.
La legge ha previsto un contributo economico di 50 euro per sostenere il costo degli aggiornamenti. Il contributo può essere richiesto dalle famiglie e le persone fisiche residenti in Italia con un reddito ISEE inferiore a 20.000 euro. Per usufruire dello sconto bisogna presentare al venditore una dichiarazione sostitutiva con i requisiti per accedere allo sconto. Il modello da compilare può essere scaricato dal sito del MiSE: https://www.mise.gov.it/index.php/it/incentivi/comunicazioni/bonus-tv