Covid-19: ventilatori costruiti con RaspberryPi
Abbiamo visto la realizzazione di ventilatori fai-da-te utilizzando Arduino per aiutare gli ospedali in carenza di respiratori durante la pandemia da Covid-19. La grande “nemica” elettronica di Arduino è la scheda RaspberryPi. Quindi perchè non realizzare dei ventilatori per Covid-19 anche con RaspberryPi? La scelta ricade sulla necessità di componenti più veloci e più convenienti da realizzare, funzioni per cui la RaspberryPi si presta perfettamente.
Il modello più adatto a tali scopi è il RaspberryPi Zero il cui costo si aggira intorno ai 10€ e tempi di consegna brevissimi, attualmente inferiore ai 15 giorni dal sito ufficiale.
Dettagli tecnici
Il progetto è stato ideato da un gruppo di ricercatori della Colombia. Come dichiarato da Marco Mascorro, ingegnere robotico, l’idea è nata vista l’elevata richiesta di respiratori per l’emergenza Covid-19. Tra l’altro l’ingegnere non aveva mai costruito materiale ad uso medico. Molte migliorie sono state possibili solo grazie all’intervento di personale sanitario, suggerendo appunto le modifiche per renderlo più funzionante.
Mascorro tende a precisare che lo strumento non è approvato da FDA, non è in grado di curare, prevenire, diagnosticare ogni malattia e l’uso è a rischio di ognuno.
La caratteristica di questo ventilatore sta proprio nell’utilizzo del RaspberryPi, il cervello del sistema in grado di elaborare i dati in ingresso modificando l’output opportunamente. Questo è stato possibile utilizzando degli specifici regolatori elettronici di pressione, come illustrato nella sezione datasheet del progetto GitHub.
Non solo, il RaspberryPi apre e chiude le valvole e può stabilire se un paziente necessita di assistenza respiratoria completa o parziale. Oltre alla funzionalità di assistente intelligente e autonomo, essendo dotata di memoria può fornire un backup e registrare tutti i dati del paziente
Al momento non sono però disponibili ulteriori dettagli, se non gli schemi circuitali riportati qui sotto e il codice presente nella pagina GitHub sia per la versione Arduino sia per RaspberryPi.
La prima fase di test consiste nel testarela respiraione su polmoni artificiali per 5 giorni. Nel caso di esito positivo, saranno effettuati dei test sugli animali prima di passare all’uomo. Se il test sugli animali dovesse risultare positivo, i ventilatori RaspberryPi potranno essere utilizzati su pazienti Covid-19 entro la prima metà del 2020.
Se sei interessato all’acquisto di altri acquisti su RaspberryPi ti consigliamo alcuni articoli
[amazon box = “B07WK3295Q, B07KKBCXLY, B07BNPZVR7, B07Z1XBSR9, B07BHMRTTY”]