Connessione con tecnologia Li-Fi: la prima scuola a Roma
Nell’Istituto Comprensivo “Rosetta Rossi” di Roma, nel quartiere Primavalle, è il primo esempio in Italia, e tra i primi al mondo, a sperimentare la tecnologia di connessione e trasferimento dati Li-Fi (Light Fidelity), un tipo di connessione senza fili che sfrutta la modulazione della luce Led per connettersi ad Internet. Il progetto è stato reso possibile grazie alla collaborazione tra Roma Capitale ed una startup, To Be.
Roma città smart
“Abbiamo colto questa opportunità con grande entusiasmo rafforzando così il nostro impegno per portare Roma verso un futuro sempre più smart, innovativo e sostenibile”
Virginia Raggi, Sindaca di Roma
Sono le parole della sindaca di Roma Virginia Raggi, presente durante la presentazione del progetto, che vanno ad unirsi a quanto già fatto nella capitale dove sono stati attivati oltre 1500 Access point in oltre 450 istituti.
“Roma è la prima città in Italia, e una delle prime al mondo, a sperimentare il Li-Fi in una scuola. Abbiamo colto questa opportunità con grande entusiasmo rafforzando così il nostro impegno per portare Roma verso un futuro sempre più smart, innovativo e sostenibile. Sono particolarmente orgogliosa che questa tecnologia, più veloce, più efficiente e più sicura del Wi-Fi, venga sperimentata in una scuola romana. I nostri studenti diventano protagonisti dell’innovazione”
Virginia Raggi, Sindaca di Roma
Roma Capitale prosegue così in un percorso di evoluzione tecnologica volta ad un modello urbano di tipo “smart” basato su tecnologie moderne al fine di rendere la città sempre più vivibile e accessibile.
La connessione con tecnologia Li-Fi
Questa “nuova” tecnologia wireless utilizza lampadine led che emettono luce per trasferire le informazioni. La differenza tra questa tecnologia e la tecnologia di trasmissione Wi-Fi è il non utilizzo delle radiofrequenze e tutti i benefici connessi a questo.
Un esempio è la possibilità di fornire una banda maggiore e contemporaneamente eliminare i rischi potenziali collegati a questa tipologia di frequenze. Si parla inoltre di “safe connection” poiché la connessione all’emettitore Li-Fi può avvenire solo all’interno del cono di luce.
Il Li-Fi rappresenta una forma di comunicazione a luce visibile riconducibile alle comunicazioni wireless ottiche (OWC). La denominazione è stata coniata ed utilizzata per la prima volta nel 2011 dal professor Harald Haas, dell’Università di Edimburgo, durante un intervento sulla Visible Light Communication al TED Global, l’annuale conferenza americana dedicata a innovazione e creatività.
La tecnologia utilizzata permette di raggiungere velocità in download/upload maggiore rispetto al Wi-Fi tradizionale, in maniera da poter migliorare lo svolgimento delle attività sia da parte dei docenti che degli alunni, fondamentale in questa forzata svolta digitale portata dalla pandemia per COVID-19. Lo spettro della luce visibile è infatti 10.000 volte più grande dell’intero spettro radio. E oltre ad una maggiore banda larga, il Li-Fi può raggiungere una velocità di trasmissione dati superiore ai 10 Gbps, dimostrandosi molto più veloce del Wi-Fi.
L’impianto del Rossetti
L’impianto installato all’interno dell’aula informatica è costituito da nove lampade Li-Fi posizionate sul soffitto, esse sono accoppiate con lampade Led progettate for fornire una perfetta combinazione luce/colore in modo da permettere contemporaneamente un benessere psicofisico dello studente e la trasmissione Internet. Tecnologia e light design si fondono con l’obiettivo, oltre che fornire la connessione Internet, di favorire anche l’apprendimento degli studenti.
“Abbiamo fondato To Be inseguendo un sogno ed una visione: rendere ogni luce una fonte di informazioni. Questa è la LiFi Revolution. La nostra startup“
Francesco Paolo Russo, Founder di To Be
Sono le parole del fondatore di To Be, Francesco Paolo Russo, il quale ha parlato della crescita che la società ha avuto negli ultimi mesi e la volontà di ampliare l’organico a loro disposizione con nuovi talenti ed accelerare ulteriormente la crescita della loro realtà.
Questo ulteriore progetto si colloca all’interno di un progetto di innovazione tecnologica della scuola italiana e del nostro paese.