Apple ha reso pubblici i dati sulla mobilità
Anche Apple combatte il COVID-19, e non solo insieme a Google sviluppando le proprie API per le app di tracciamento. Quello su cui punta il colosso di Cupertino è un aiuto concreto nell’analisi dell’avanzamento del virus in relazione alla mobilità delle persone. Per questo motivo Apple ha reso pubblici i dati sulla mobilità. Al giorno d’oggi è molto frequente fare stime e studi statistici in relazione all’espansione di un determinato fenomeno. E sicuramente Apple non è il primo a fare questo tipo di operazione.
Anche gli italiani di EpiRisk hanno in precedenza fatto una stima dello sviluppo dei contagi in base alla riduzione della mobilità di un determinato Paese. Quello che fa Apple non è una vera e propria stima, quanto più un dare aiuto a chi queste stime le fa giornalmente per aiutare a ridurre l’espandersi del virus. Ed è per questo che Apple ha deciso di fornire i dati sulla mobilità dei propri utenti, in modo chiaramente del tutto anonimo.
Apple ha reso pubblici i dati sulla mobilità per combattere il COVID-19
L’ applicazione delle Mappe di Apple è simile a quella di Google. Ed è grazie ad essa che Apple è riuscita a fornire i trend di mobilità per interi Paesi e non solo. Quello che il colosso di Cupertino ci tiene a precisare, è che i dati sono completamente anonimi. L’applicazione Mappe non associa in alcun modo i dati di mobilità all’Apple ID degli utenti. Inoltre l’applicazione non registra la cronologia degli spostamenti degli utenti. Quello che fa, è un analisi molto più ad ampio spettro.
Il nuovo sito creato da Apple, tramite il quale è possibile analizzare i trend relativi alla mobilità, fornisce una breve descrizione ed un grafico relativi agli ultimi periodi. È inoltre possibile scaricare l’elenco completo dei dati raccolti in formato CSV. Questa iniziativa è iniziata soprattutto per combattere il COVID-19, ma è intenzione di Apple sfruttarla soprattutto per fornire un aiuto ai vari Paesi anche una volta terminata l’epidemia. Grazie alla raccolta di questi dati sarà possibile fare degli studi sul modo di spostarsi dei cittadini ed eventualmente fare delle modifiche ai servizi di trasporto pubblico nei vari Paesi.
Per spiegare il funzionamento e la tutela della privacy Apple afferma che: “Questi dati vengono generati contando il numero di richieste di indicazioni effettuate a Mappe Apple in determinati paesi/regioni, subregioni e città. I dati inviati dai dispositivi degli utenti al servizio Mappe sono associati a identificatori casuali a rotazione“. In questo modo “Apple non ha un profilo dei movimenti individuali e delle ricerche“. È quindi chiaro che Apple ha reso pubblici i dati sulla mobilità sapendo di poterlo fare in modo totalmente anonimo e sicuro.