San Josè, 3-7 Giugno. Queste le date e il luogo della WWDC 2019, la conferenza mondiale degli sviluppatori tenuta da Apple. Dal 1983 l’azienda utilizza questa occasione per mostrare nuovi prodotti e tecnologie, assieme a laboratori, sessioni pratiche e guida di esperti per lo sviluppo della propria app.
Tim Cook ha tenuto il classico keynote di apertura assieme ai suoi collaboratori, anticipando tante novità in casa Apple. Vediamo quali sono.
Si comincia con iOS13, la nuova versione del sistema operativo Apple. Craig Federighi annuncia l’attesa dark mode, con sfondi neri che si adattano alle applicazioni. La modalità scura potrà anche essere applicata non permanentemente, ma in base al momento del giorno.
Nuovo SO significa anche nuove prestazioni: annunciato un raddoppio della velocità di apertura delle applicazioni, una riduzione del 30% del tempo di sblocco schermo con FaceID e gli aggiornamenti delle applicazioni saranno ridotti al 50% della dimensione attuale.
Novità anche per l’applicazione delle mappe: molti più dettagli e informazioni, con l’aggiunta di Look Around, una sorta di Street View versione Apple. Importanti notizie anche per la sicurezza degli utenti: niente pubblicità di terze parti nelle app destinate ai ragazzi, ad esempio, e l’aggiunta di Sign in with Apple e Apple secure video. La prima è una nuova modalità che permette di registrarsi velocemente ad un servizio tramite app o sito web, e con la quale nessuna informazione viene condivisa, in quanto i dati rimangono all’interno dell’account Apple.
Nel secondo caso siamo di fronte alla possibilità, per gli sviluppatori di sistema di sicurezza, di implementare un feed video criptato compatibile con l’app Home, la quale permette il controllo di tutti gli accessori HomeKit e gli apparecchi smart connessi.
Tra le novità più “leggere” troviamo la versione 2.0 delle famose Animoji, con molte più modifiche estetiche possibili. Introdotti anche gli sticker da utilizzare in tutte le app di chat o come foto contatto in rubrica. Aggiornamenti anche per l’app foto: nuovi effetti, editing arricchito, ma soprattutto un maggiore utilizzo del machine learning per eliminare doppioni e suddividere automaticamente le immagini in album secondo un criterio fornito.
Anche gli sviluppatori sono rimasti soddisfatti: il linguaggio Swift verrà affiancato da un sistema che semplifica la definizione dell’interfaccia grafica delle app. Un’esperienza interattiva tutta nuova: i moduli grafici introdotti permettono di inserire pezzi di codice con drag&drop. La preview su un device simulato viene aggiornata immediatamente, non appena lo sviluppatore modifica il codice.
ARKit raggiunge la terza versione. L’API, che permette agli sviluppatori di creare esperienze di realtà aumentata, introduce la funzionalità People Occlusion, che permette di inserire oggetti virtuali intorno alle persone in real-time.
Fermo alla versione del 2013, il Mac Pro è stato ripresentato in una veste decisamente nuova. Una workstation pensata per utenti business di nicchia, la sua velocità di elaborazione grafica può arrivare a 56 teraflops. Il modello base prevede il processore Xeon 8-core, 32GB di RAM, scheda video Radeon Pro 580X e una SSD da 256GB. Il prezzo di partenza è di circa 6.000 dollari.
Se non dovesse essere abbastanza, il nuovo Mac può arrivare alla versione top con un numero di core aumentato a 28 e fino a 1.5TB di RAM. La sua incredibile potenza permetterebbe di riprodurre 12 video streaming in 4K contemporaneamente (o 3 in 8K). Un prodotto pensato esclusivamente per i professionisti, che nella sua versione migliore potrebbe superare i 40.000 dollari.
E perché non accompagnare questo mostro di potenza con un display all’altezza? Alla WWDR è stato anche annunciato il display XDR PRO. L’XDR, che sta per Extreme Dynamic Range, sarà in grado di offrire una luminosità costante di 1000 Nits. Pannello LCD retina 6K da 32″, con una risoluzione di 6016×3384 pixel. In questo caso si parte da 5.000 dollari per la versione standard, mentre per quella con nano-texture sarà necessario sborsare mille euro in più.