WhatsApp, se sei perseguitato dal tuo capo anche fuori dall’orario di lavoro fai così | Il trucco spiegato dall’avvocato

Stress

Stress (Freepik FOTO) - www.systemscue.it

Scopri come gestire le richieste fuori orario su WhatsApp senza stress, grazie a un consiglio legale utile

Con la tecnologia che ci segue ovunque, dal telefono in tasca alle notifiche sul polso, è diventato praticamente impossibile “staccare”. WhatsApp, email, app aziendali: tutto sembra congiurare per tenerci connessi, anche quando la giornata lavorativa dovrebbe essere finita.

Se da un lato questo può semplificare la vita lavorativa – un messaggio rapido può risolvere un problema – dall’altro apre la porta a situazioni decisamente spiacevoli. Quando il tuo capo ti scrive alle 22 per “un favore veloce” o il collega ti invia un’email urgente di domenica, la pressione di essere sempre reperibile comincia a pesare.

Spesso non è neanche una questione di obbligo diretto. È la paura di sembrare poco disponibile, meno impegnato, magari “non abbastanza professionale”. Così, anche se vorresti ignorare quella notifica, finisci per rispondere. Magari all’inizio non ci fai caso, ma poi diventa un’abitudine: ti ritrovi a pensare al lavoro anche durante la cena, una serie TV o un fine settimana.

La pandemia ha peggiorato tutto. Con lo smart working, i confini tra casa e ufficio sono diventati praticamente invisibili. Quando lavori dal divano, è difficile capire quando inizia il tempo libero e finisce il lavoro.

Smart working e i confini sempre più sottili

Lo smart working, a conti fatti, è stato una grande innovazione. Più flessibilità, meno tempo sprecato in auto o sui mezzi pubblici. Però c’è un rovescio della medaglia. Essere “sempre raggiungibili” rischia di trasformarsi in una regola non scritta, con orari elastici che si allungano troppo.

La legge italiana ha provato a mettere dei paletti. La normativa sul lavoro agile, la famosa legge 81 del 2017, dice chiaramente che un lavoratore non può essere reperibile 24 ore su 24. I contratti di smart working devono prevedere momenti di stacco reale, senza notifiche o richieste dell’ultimo minuto.

Lavoro ufficio
Lavoro ufficio (Freepik FOTO) – www.systemscue.it

Che cos’è il diritto alla disconnessione

Secondo la normativa italiana, il diritto alla disconnessione è riconosciuto come un principio essenziale. Questa tutela consente ai lavoratori di non essere disturbati al di fuori dell’orario di lavoro, garantendo un riposo effettivo.

L’articolo 19 della legge 81/2017 specifica che ogni accordo sullo smart working deve includere misure per assicurare la disconnessione dagli strumenti digitali aziendali. Ciò rappresenta un importante strumento di difesa per chi si sente costantemente sotto pressione. Un diritto  fondamentale per il benessere personale e lavorativo, che, anche se ancora poco conosciuto, offre ai lavoratori un mezzo per ristabilire i propri confini e difendersi da eccessive richieste di reperibilità.