Wearable Tech Torino è la prima fiera italiana rivolta al mondo della tecnologia indossabile, tenuta a Lingotto Fiere, Padiglione 1, il 18 e 19 novembre 2016. La seconda edizione del WTT, come la prima, è stata organizzata da JEToP, una Junior Enterprise del Politecnico di Torino, e ha registrato 7500 visitatori. All’evento hanno partecipato professionisti del settore tecnologico che lavorano con realtà di fama internazionale come Ebay, Oracle, e Microsoft. La fiera è composta da stand per l’informazione e l’intrattenimento del pubblico, con dispositivi da provare e tanti Talk e Workshop tematici.
JEToP ha deciso di proporre alcuni Talk e Workshop esclusivi per gli studenti, con alcuni interventi interessanti e utili alla loro formazione.
I Talk sono degli interventi di professionisti e specialisti del settore riguardo il mondo tecnologico e, nello specifico, delle tecnologie indossabili. Gli incontri sono della durata di mezz’ora. Tra quelli che hanno suscitato più interesse, figurano:
Comftech, specializzata in indumenti tecnologici, ha presentato una particolare tutina per neonati, adatta per essere indossata anche subito dopo le prime ore dal parto, progettata per valutare alcuni parametri significativi, come il battito cardiaco e la frequenza di respirazione. Il dispositivo è stato ideato a partire dal parere di medici, infermieri e altri operatori sanitari.
INAIL ha presentato delle protesi particolarmente avanzate in grado di calibrarsi al singolo paziente. I problemi che hanno dovuto superare per realizzare questi modelli svariano dall’aderenza alla parte umana, alla leggerezza, alla versatilità, all’igiene.
Filippo Bonsanti, Director Marketing Strategy per Ebay, ha tenuto un intervento sull’evoluzione del rapporto che avremo con internet, i big data e i dispositivi wearable. Vista la vastità dell’argomento, al Talk è stata concessa la durata di un’ora e mezza.
Marco Minerva, Microsoft MVP, e Riccardo Cappello, Technical Manager a Vivido, hanno tenuto un Talk riguardo i Microsoft Cognitive Services e l’impatto che queste tecnologie avranno sul futuro.
Remidi ha presentato un guanto che produce musica attraverso le gestures della mano.
I Workshop invece sono delle vere e proprie lezioni in cui si è potuto imparare a fare un gioco, controllare dei piccoli robot e molte altre cose.
AllGoRhythm Studios ha insegnato lo sviluppo passo passo di un gioco in realtà aumentata in soli 90 minuti, ottenendo risultati significativi.
Fabio Luinetti, Regional Sales Lead a Oracle, ha presentato l’idea di Oracle sulle infrastrutture cloud in futuro.
Roberto Orgiu, Google Developer Expert, ha insegnato ai partecipanti a sviluppare una loro app android.
Sia i Workshop che i Talk hanno suscitato grande interesse tra il pubblico, provocando dibattiti e domande interessanti alla fine dei vari interventi. Ci siamo confrontati con gli espositori: sono molti i responsi positivi, tra cui la grande affluenza sia da parte degli studenti e delle scuole che da visitatori qualsiasi, dimostrando che Torino è una città interessata all’innovazione e alle tecnologie.
Anche se l’età media, secondo il parere degli espositori, si è abbassata, il pubblico è stato per la maggior parte eterogeneo: grandi e piccini hanno dimostrato interesse e di questo gli espositori ne sono risultati felici.
Il centro protesi INAIL ha espresso l’importanza della presenza dei più giovani studenti, sottolineando quanto sia importante un certo tipo di informazione a partire dalle scuole medie e superiori: la tecnologia, infatti, non dev’essere fine a sé stessa ma deve avere un’importanza sociale.
Glassup ha trovato molto utile la presenza di studenti del politecnico, che hanno potuto dare un feedback qualitativo più importante, e di molti altri giovani.
Shielder, una startup per la sicurezza informatica, ci ha segnalato il grande interesse che il pubblico ha rivolto nei loro confronti.
JEToP si è inoltre preoccupata di un altro tipo di intrattenimento, proponendo al pubblico un’interazione diretta con dispositivi tecnologici: le nostre divisioni IT Content Dev. e Innovation Marketing hanno proposto 4 stand:
Portal Glove è un guanto maggiorato con sensori e dispositivi elettronici in grado di misurare l’inclinazione del polso e ricevere input da una levetta analogica e un sensore capacitivo, il tutto per controllare la direzione e il movimento all’interno di alcuni giochi, migliorandone l’interazione.
Mind Wave, un sensore di onde cerebrali, è stato invece usato per controllare la velocità di una ventola, sollevando un cubo di polistirolo: si è rivelato un sorprendente dispositivo per misurare approssimativamente il livello di concentrazione.
Per il marketing innovativo, invece, sono stati adibiti due stand in cui l’attrazione principale erano i visori VR: nel primo caso sono stati usati con applicazioni suggestive per smartphone, nel secondo, denominato drone vision, sono stati connessi a un drone provvisto di telecamera.
Il Wearable Tech Torino è stato riportato su vari giornali e blog, dai quotidiani più importanti, come La Stampa e La Repubblica, alle più piccole testate locali. RAI TG3 e RAI News 24 hanno girato un servizio in cui sono state riprese le principali attrazioni del WTT2016.
Attraverso il feedback dei visitatori, degli studenti, della stampa e degli espositori, possiamo dire che Torino sia una città volta al progresso, e che i suoi abitanti si sono dimostrati interessatissimi all’innovazione tecnologica. JEToP continuerà a contare su questo aspetto.