A cura di Simone Marino
Vodafone si è aggiudicata la sperimentazione 5G, promossa dal Ministero dello Sviluppo Economico, utilizzando la banda di frequenze 3.7-3.8 GHZ, messe a disposizione dal Ministero stesso. La connessione dati 5G è stata realizzata mediante l’utilizzo di un’antenna localizzata presso il Vodafone Village di Milano, che rappresenta, in assoluto, la prima installazione del piano di copertura.
La nota multinazionale ha potuto effettuare questo primo grande passo grazie alla collaborazione di Huawei che ha fornito l’apparato radio. Possiamo parlare di un vero e proprio test in quanto sono stati utilizzati prototipi di apparati di rete 5G, in conformità con lo stato attuale dello standard 3GPP, tra cui la tecnologia Massive MIMO grazie alla quale è possibile incrementare sia la capacità che la copertura, garantendo così un segnale particolarmente forte nei luoghi chiusi.
Questa tecnologia, infatti, adopera un numero elevato di antenne di servizio per poter concentrare la trasmissione e la ricezioni dell’energia del segnale in spazi molto piccoli, con grandissimi miglioramenti, a livello di produttività e di efficienza energetica.
Un aspetto importante delle reti Massive MIMO è sicuramente l’utilizzo della tecnologia beamforming, che consente un impiego mirato dello spettro radio. Ma cosa significa questo? Cerchiamo di fare chiarezza:
Le reti mobili attuali hanno una condivisione fittizia di un unico pool di frequenze per tutti gli utenti nelle vicinanze. Questo significa rischiare di avere un numero troppo elevato di richieste da dover soddisfare nello stesso momento potendone avanzare, quindi, una alla volta creando, così, quello che in gergo informatico viene detto “collo di bottiglia”.
Con Massive MIMO, invece, la tecnologia beamforming è utilizzata con più intelligenza ed efficienza. La velocità e la latenza dei dati dovrebbero essere molto più uniformi in tutta la rete grazie anche al numero maggiore di antenne che vengono installate, come detto in precedenza. Durante il test, non a caso, è stata raggiunta la velocità di download superiore a 2,7 Gigabit al secondo, con latenza poco superiori al millisecondo.
Importanti sono, come in tutte le novità, le reazioni degli utenti, o possibili tali, sul web. Possiamo trovare reazioni contrastanti sul possibile inserimento della connessione dati 5G in quanto ci sono due correnti di pensiero differenti ma con la medesima base. Entrambe sono a favore del progresso, dell’inserimento di nuove tecnologie e dell’utilizzo di tali, delle grandi innovazioni, ma la differenza la troviamo sul come e sul quando.
Da una parte c’è chi sostiene, giustamente, un continuo passo avanti rispetto a ciò che si ha al momento e dall’altra parte chi sostiene, altrettanto giustamente, lo sviluppo per il completo ed ottimale funzionamento delle tecnologie ad oggi presenti (nel caso specifico, il segnale della rete 3G/4G della quale non si riesce ad usufruire ovunque).
Il tempo ci darà la risposta definitiva, nel frattempo, Vodafone si è garantita un’ampia visibilità sul futuro e possibile mercato della rete dati 5G, oltre ad aver effettuato con grandi risultati il test.