Vetro foto-cromico per l’archiviazione: resiste nel tempo e non richiede energia

Vetro foto-cromico, rivoluzione per i dati archiviati? (acs.org) - SystemsCUE
Potrebbe esserci una nuova opzione per l’archiviazione: il vetro foto-cromico, ecco come funziona e quali sono le sue caratteristiche
Uno dei grandi obiettivi degli scienziati è quello di sfruttare materiali come il vetro per archiviare informazioni. Potrebbe sembrare assurdo per alcuni, eppure il vetro da sempre possiede le proprietà speciali per immagazzinare informazioni per moltissimo tempo senza aver bisogno di energia.
Riuscire a ottenere un materiale simile potrebbe voler significare poter archiviare le informazioni in modo semplice e soprattutto low-cost. Ora, quella che sembrava un’utopia, potrebbe diventare realtà. Come? È uno studio pubblicato su ACS Energy Letters che ne dimostra la fattibilità.
Nel dettaglio, un team di ricercatori guidato da Jiayan Liao, Ji Zhou e Zhengwen Yang ha sviluppato un vetro foto-cromico, capace di memorizzare dati riscrivibili all’infinito. Ma come sono riusciti a ottenere questo risultato?
E quali potrebbero essere le conseguenze di questa loro scoperta? Ecco tutto quello che c’è da sapere a questo proposito.
Vetro foto-cromico: ecco come è stato raggiunto il risultato
Nel corso della ricerca pubblicata su ACS Energy Letters, il team di ricercatori ha spiegato come ha ottenuto un vetro foto-cromico di eccezionale qualità, rivoluzionario. Gli scienziati hanno creato un vetro di silicato di gallio modificato con ioni di magnesio e terbio, utilizzando un processo chiamato litografia diretta 3D. Con un laser a lunghezza d’onda di 532 nanometri, hanno inciso pattern tridimensionali nel vetro, come punti, simboli, codici QR, prismi geometrici e persino un uccello.
Le incisioni fatte poi, potrebbero cambiare colore se illuminate con lunghezza d’onde precise. Nel dettaglio, il terbio diventa verde con un laser 376 nm (viola profondo) mentre il magnesio diventa rosso con un laser 417 nm (viola). Ciò permetterebbe di archiviare informazioni e dati su questo materiale, aprendo anche le porte a eventuali metodi per proteggere quelli che sono dati sensibili senza che altri ne vengano a conoscenza.

Il metodo per cancellare tutto
Il team di ricercatori ha anche dimostrato come sia possibile cancellare i dati trascritti e immagazzinare nuove informazioni utilizzando sempre lo stesso materiale. Per fare ciò, la squadra ha applicato calore a 550 gradi centigradi per circa 25 minuti. Dopo questo procedimento, i dati che avevano inserito sono stati completamente eliminati. Come conseguenza, il vetro era pronto per essere trascritto con nuove informazioni.
Perché è importante tale scoperta? Perché questo approccio potrebbe essere utilizzato per l’archiviazione ottica 3D ad alta capacità, la sicurezza dei dati e la crittografia in ambito industriale, accademico e militare. Ora i ricercatori sicuramente faranno nuovi test per comprendere quali potrebbero essere le ottimizzazioni da applicare per rendere questo metodo utile su larga scala.