Abbiamo provato Verse by Verse, l’IA di Google che scrive poesie
[Arte e IA, episodio 11]
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Google ha lanciato un nuovo strumento , chiamato Verse by Verse, per permettere a chiunque di creare poesie nello stile di 22 famosi poeti (per adesso soltanto americani, quindi, in lingua inglese) utilizzando l’intelligenza artificiale.
Il nuovo tool (con il quale potete sperimentare cliccando qui), partendo da un input inserito dall’utente, lo aiuta nello scrivere un versetto nello stile di un famoso scrittore. Gli utenti, infatti, possono scegliere fino a tre poeti da un elenco comprendente, tra gli altri, Emily Dickinson, Walt Whitman, Edgar Alla Poe e Robert Frost.
Dopo aver scelto quali poeti usare come muse ispiratrici, lo strumento chiede agli utenti di progettare la struttura della poesia. Infatti, è possibile decidere la forma poetica (tra quartina, distico e verso libero), la quantità di sillabe per verso e lo schema delle rime (ABAB, AABB, ABBA, ABCB, o anche nessuna rima).
Una volta decisa la struttura della poesia, inizia il processo di composizione. L’utente, dopo aver inserito il primo verso, è chiamato a scegliere tra diversi suggerimenti per continuare con il secondo verso e così via fino all’ultimo. L’utente è libero di fare ciò che vuole con i versi: può scriverne di propri, può modificare quelli che gli sono stati suggeriti o farsi andare bene quelli proposti dalla macchina. Una volta completata la poesia, è possibile darle un titolo e salvarla.
Come funziona
Google ha spiegato che i suggerimenti forniti da Verse by Verse non sono sequenze di parole ricavate da ciò che i poeti scrissero durante la loro vita, ma versi completamente nuovi generati per “suonare” come quelli che i poeti avrebbero potuto scrivere.
Per costruire lo strumento, gli ingegneri di Google hanno addestrato il modello con l’intero corpus di opere dei vari autori per consentire alla macchina di catturare il loro stile di scrittura.
Inoltre, il sistema è stato addestrato ad avere una comprensione semantica generale di quali versi seguirebbero meglio un verso precedente, in modo che anche le persone che scrivono su argomenti non comunemente trattati dalla poesia classica possano essere aiutate con suggerimenti pertinenti.
Attraverso lo strumento, Google mira a fornire un’ispirazione per nuova arte e non a sostituire il poeta.
Una piccola prova: guida all’utilizzo di Verse by Verse
Ho provato Verse by Verse, ma la sua accuratezza nel fornire suggerimenti utili non mi ha entusiasmato. La schermata iniziale si presenta così: vi è concesso scegliere tre autori da cui trarre ispirazione. Io ho scelto Edgar Allan Poe, James Weldon Johnson e Walt Whitman.
Successivamente vi viene chiesto di strutturare la poesia. Io ho mantenuto la struttura che vi viene proposta in maneira standard: vorrei scrivere una quartina composta da versi novenari in rima alternata ABAB.
Ho poi inserito il primo verso della quartina: “I will write for you, my dear TechCuE,” (una bella dedica romantica al sito per cui scrivo)
E continuato, verso dopo verso, scegliendo tra quelli che mi venivano proposti sulla destra dai tre “poeti”. Ecco la composizione finale!
Che ne pensate della mia poesia? Non un granchè, vero? Provateci anche voi e vedete se ve ne esce una migliore!