Una hacker spagnola diventa il capo della sicurezza digitale di Kamala Harris, “nel faccia a faccia con Donald Trump la strategia per blindare i dati”
Tu sapevi che uno degli hacker più famosi degli ultimi tempi adesso lavora per Kamala Harris? Scopri chi è.
Gli hacker hanno segnato la storia dell’informatica, lasciando un impatto profondo su come percepiamo la sicurezza digitale. Tra i più famosi troviamo Kevin Mitnick, considerato uno dei più abili hacker degli anni ’80 e ’90. Mitnick, con le sue abilità straordinarie, riuscì a infiltrarsi nei sistemi di numerose aziende tecnologiche, tra cui IBM e Nokia, sfuggendo per anni all’FBI. Arrestato nel 1995, ha poi cambiato vita, diventando un consulente di sicurezza informatica e un esperto nel prevenire gli attacchi che lui stesso un tempo perpetrava.
Un altro nome leggendario nel mondo dell’hacking è Adrian Lamo, noto per aver hackerato nel 2002 il sistema del New York Times e aver avuto accesso ai dati personali di giornalisti di alto profilo. Lamo, soprannominato il “hacker senza casa”, viveva spostandosi di città in città, operando da caffè internet. Il suo nome divenne particolarmente famoso quando denunciò Chelsea Manning, l’analista dell’esercito americano che aveva trasmesso documenti riservati a WikiLeaks. Questa scelta divise la comunità degli hacker, mettendo Lamo sotto i riflettori non solo per le sue abilità, ma anche per la sua controversa decisione.
Non possiamo dimenticare Gary McKinnon, l’hacker britannico che tra il 2001 e il 2002 riuscì a violare i sistemi informatici del Pentagono e della NASA. Il suo obiettivo, dichiarato, era trovare informazioni su UFO e tecnologie nascoste. Sebbene il governo degli Stati Uniti lo abbia descritto come uno dei più grandi attacchi informatici mai subiti, McKinnon si è sempre difeso affermando di cercare semplicemente prove di un insabbiamento governativo. Il suo caso è durato per anni, coinvolgendo richieste di estradizione e dibattiti sulla salute mentale.
Infine, c’è Julian Assange, fondatore di WikiLeaks. Sebbene più noto per la sua piattaforma di divulgazione di documenti riservati, Assange iniziò la sua carriera come hacker negli anni ’90 con il nickname “Mendax”. Le sue azioni e le informazioni che ha reso pubbliche hanno avuto ripercussioni globali, influenzando la politica internazionale e accendendo il dibattito sulla trasparenza e sulla privacy nel mondo digitale.
Soledad Antelada: l’hacker spagnola al fianco di Kamala Harris
Soledad Antelada Toledano è una delle figure più influenti nel campo della sicurezza informatica e recentemente ha fatto notizia per la sua nomina a capo della sicurezza informatica nella campagna presidenziale di Kamala Harris. Nata in Argentina e cresciuta in Spagna, ha iniziato il suo percorso accademico presso l’Università di Malaga, specializzandosi in Ingegneria dei Sistemi Informatici. Dopo aver conseguito un master in sicurezza informatica negli Stati Uniti, presso il City College di San Francisco, Antelada ha costruito una carriera straordinaria, arrivando a lavorare per Google come direttrice del programma di sicurezza tecnica per l’Ufficio del CISO.
Con una lunga esperienza nel campo, Antelada ha rotto diverse barriere, diventando la prima donna di origine ispanica a lavorare per il prestigioso Lawrence Berkeley National Laboratory. La sua nomina come vice responsabile della sicurezza per la campagna Harris rappresenta un ulteriore passo avanti nella sua carriera, dove avrà il compito di garantire la protezione delle informazioni cruciali in un momento politico estremamente delicato.
Da Google a GirlsCanHack: l’impegno per la parità
Prima di unirsi alla campagna di Kamala Harris, Soledad Antelada ha guidato programmi di sicurezza per Google, lavorando nell’ambito della protezione dei dati e della gestione delle informazioni sensibili. Il suo ruolo presso il CISO di Google l’ha vista affrontare sfide complesse, ma le ha anche fornito un’esperienza fondamentale per il suo nuovo incarico politico. La sua esperienza la rende una risorsa preziosa per la campagna di Harris, che si trova in un contesto sempre più minacciato da attacchi informatici e disinformazione digitale.
Oltre alla sua carriera nel settore tecnologico, Antelada è anche la fondatrice di GirlsCanHack, un’organizzazione no-profit che mira a incentivare la partecipazione delle donne nei campi della tecnologia e della sicurezza informatica. Attraverso questa iniziativa, Antelada continua a promuovere la parità di genere e a incoraggiare le nuove generazioni di donne a entrare nel mondo dell’hacking e della cyber-sicurezza, rendendolo più inclusivo e diversificato.