Un robot chirurgico riduce i tremori e aumenta il successo negli interventi oculari

Robot per chirurgia oculare, ecco come funziona (attheu.utah.edu) - SystemsCUE
La medicina con la tecnologia continuano a fare passi da gigante: ecco il robot chirurgico che opera con precisione estrema
Sono davvero tante le applicazioni che la tecnologia e l’intelligenza artificiale stanno trovando nel settore della medicina. In questo campo, ci sono tantissime innovazioni che potrebbero aiutare i pazienti, grazie a diagnosi e interventi precisi.
A proposito di interventi delicati, ora sembra che un gruppo di ricercatori dell’Università dello Utah abbia sviluppato un robot chirurgico capace di effettuare interventi oculari con la massima precisione.
Secondo quanto pubblicato dallo studio su Science Robotics, i ricercatori hanno affermato di poter utilizzare il robot e di assicurare risultati certi grazie a una precisione sovrumana. Ma quali sono i risultati dei test? Come funziona questo robot per le operazioni oculari?
Ecco tutto quello che c’è da sapere a questo proposito, così da scoprire come potrebbe cambiare il futuro della medicina.
Robot chirurgico: ecco come potrebbe essere applicato per operazioni molto delicate
Il dispositivo realizzato dal gruppo di ricercatori è progettato per la chirurgia della retina. È rivoluzionario perché viene montato direttamente sulla testa del paziente attraverso un casco speciale. Ciò offre un grande vantaggio perché limita i movimenti involontari del paziente che potrebbero derivare dal respiro e dai movimenti oculari. Inoltre, il dispositivo utilizza un’interfaccia aptica per filtrare i movimenti del chirurgo, riducendo gli eventuali tremori della mano.
Il robot è stato testato per le iniezioni sottoretiniche e ha dimostrato di essere molto utile, evitando quelle che potrebbero essere le complicazioni oftalmiche. Le potenzialità di questo dispositivo in relazione a questi interventi non finiscono qui: grazie alla sua precisione e stabilità, potrebbe permettere di effettuare gli interventi con sedazione endovenosa anziché anestesia generale. In questo modo, i pazienti potrebbero recuperare dagli interventi in modo più rapido, senza troppi rischi per i pazienti.

I probabili sviluppi positivi per il futuro
Il robot potrebbe offrire molti vantaggi per il futuro. Infatti, potrebbe rivoluzionare interventi avanzati e offrire nuove metodologie per le terapie geniche così da risolvere eventuali malattie ereditarie della retina. Gli autori di questo studio, il professor Jake Abbott e lo specialista in retina Paul S. Bernstein si sono dichiarati entusiasti dell’uso di questo robot e non vedono l’ora di portare avanti ulteriori sperimentazioni.
In ultima analisi, quest’innovazione potrebbe rappresentare un grande passo in avanti per la chirurgia oftalmica, migliorando esponenzialmente la precisione nelle terapie e negli interventi delicati, offrendo massima sicurezza ai pazienti che soffrono di malattie ereditarie della retina.