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Trump banna TikTok e WeChat: proibito il download dal 20 Settembre

L’annuncio di Trump non era uno scherzo, tantomeno il suo ordine esecutivo firmato il 6 Agosto. Ordine che avrà effetto dalla prossima domenica: TikTok e WeChat saranno fuorilegge e non sarà più possibile scaricarle negli USA.

Una guerra fredda digitale che passa dalle parole ai fatti. Il Dipartimento del Commercio del governo americano ha annunciato con una dichiarazione ufficiale che si conferma l’ordine di Trump, bloccando di fatto ogni download e utilizzo delle due applicazioni.

Trump banna TikTok e WeChat: l’ordine ufficiale

“Le azioni odierne provano ancora una volta che il presidente farà tutto ciò che è in suo potere per garantire la sicurezza nazionale e per proteggere gli Americani dalle minacce del Partito Comunista Cinese” dice Wilbur Ross, segretario del Dipartimento del Commercio. Il presidente USA, dopo le accuse a ByteDance di raccogliere i dati dei cittadini americani aggirando i controlli Google, ha preso la sua decisione e ha bannato TikTok e WeChat (di proprietà Tencent).

Le due applicazioni sono accusate da Trump di collezionare dati degli utenti, quali le varie attività di rete, informazioni sulla localizzazione e la cronologia web. Secondo una ricerca di Wall Street, ByteDance ha aggirato le policy Google utilizzando una tecnica bannata dall’azienda statunitense.

Zhang Yimin, il trentacinquenne a capo di ByteDance. Credits: Tech Fanpage

La Casa Bianca ha rincarato la dose dicendosi preoccupata per i fini per cui i dati potrebbero essere usati. Il timore del governo americano è che il governo cinese utilizzi queste informazioni per creare dossier dei singoli utenti, usandoli poi per spionaggio o minacce.

Il ban di TikTok e WeChat potrebbe ancora essere annullato se ByteDance e Tencent accettassero l’accordo con Oracle. La richiesta di Trump è infatti quella di vendere una parte delle azioni al colosso statunitense. Anche se ByteDance aveva già accettato ed era pronta ad essere acquistata da Oracle, il no di Pechino è arrivato forte e chiaro, e il governo ha bloccato la transazione. Vendere parte dell’azienda significherebbe anche fornire codice sorgente al governo americano, una condizione a cui il governo cinese non vuole sottostare.

Le proibizioni di Trump

Trump, quindi, non si ferma e banna TikTok e WeChat indefinitivamente. Dal 20 Settembre le cose cambieranno, a meno di un nuovo accordo tra Pechino e Washington. Le due parti sembrano però inamovibili per il momento, e di fronte alle pratiche coercitive degli USA nei confronti delle due app la Cina si allontana. Il portavoce del Ministero degli Esteri di Pechino Wang Wenbin ha così dichiarato:

“L’irragionevole repressione e intimidazione di società non statunitensi dimostra le vere intenzioni di alcuni politici statunitensi e la brutta faccia del bullismo economico”

Trump banna TikTok e WeChat: le reazioni dei “tiktoker” non si sono fatte attendere. Credits: Insider

Finché i due governi non riusciranno a concordare una soluzione il supporto alle due applicazioni cesserà. Nel dettaglio, dal 20 Settembre:

  • saranno bloccati tutti i servizi per distribuire e manutenere WeChat e TikTok e gli aggiornamenti dagli store americani;
  • saranno bloccate tutte le transazioni di WeChat utilizzate per trasferire fondi e processare pagamenti negli Stati Uniti.

Inoltre, dal 20 Settembre per WeChat e dal 12 Novembre per TikTok:

  • saranno bloccati tutti i servizi di hosting che consentono il funzionamento o l’ottimizzazione delle due applicazioni;
  • saranno bloccate tutte le piattaforme server distribuite (CDN) che consentono il funzionamento o l’ottimizzazione delle due applicazioni;
  • sarà bloccato qualsiasi contratto con fornitori o servizi peer-to-peer atte che consentono il funzionamento ol’ottimizzazione delle due applicazioni;
  • sarà bloccato ogni utilizzo di codice, funzioni o servizi del software delle due applicazioni all’interno degli Stati Uniti.

Trump ha inoltre l’autorità di applicare le stesse restrizioni e proibizioni su qualsiasi altra applicazione che effettui operazioni considerate illecite dal governo americano.

Published by
Marina Londei