Truffe, il 2025 non si apre al meglio | I primi tre mesi hanno visto aumentare le vittime del 200%: è sempre più difficile stanare le mail sospette

Le mail sospette ingannano sempre più utenti - Systemscue.it (DepositPhoto)
Il 2025 non si apre al meglio per quanto riguarda le truffe online. I primi tre mesi hanno visto aumentare le vittime: i dati sul web.
Come ormai tutti noi sappiamo le mail possono diventare strumenti di truffa perché sfruttano la fiducia e la distrazione degli utenti. I truffatori inviano messaggi che sembrano provenire da fonti affidabili, come banche, enti pubblici o grandi aziende, inducendo le vittime ad aprire link o allegati.
Questo tipo di truffa, noto come “phishing“, è progettato per carpire informazioni sensibili come password, numeri di carte di credito o dati personali. La credibilità apparente delle email inganna molti utenti, specialmente se il messaggio trasmette un senso di urgenza o minaccia conseguenze negative.
Un altro motivo è la capacità dei truffatori di creare contenuti altamente personalizzati. Attraverso tecniche di “social engineering” e analisi dei dati pubblicamente disponibili, riescono a confezionare email che sembrano parlare direttamente alla vittima, aumentando il tasso di successo dell’inganno.
Le email possono contenere riferimenti a transazioni recenti, nomi di colleghi o dettagli realistici che rendono ancora più difficile riconoscere il tentativo di truffa. Tutte queste caratteristiche sono state riscontrate negli ultimi studi. Infatti sembra che sempre più utenti siano vittime di queste email sospette.
Truffe, sempre di più le mail sospette: il numero delle vittime aumenta
Gli hacker cambiano strategia e mettono sempre più nel mirino i dati personali degli utenti. Se un tempo il ransomware dominava la scena, bloccando i file dei dispositivi e chiedendo riscatti per liberarli, oggi i cybercriminali puntano sul furto diretto delle informazioni sensibili. Al centro di questo nuovo corso c’è il phishing, una tecnica che si infiltra nei sistemi attraverso email o link infetti.
Secondo l’X-Force Threat Intelligence Index 2025 di IBM, il furto di credenziali è ormai al cuore della maggior parte degli attacchi, mentre il ransomware, pur restando diffuso, inizia a mostrare un lieve calo. La crescita del phishing è impressionante. Scopriamo quindi tutti i dati riguardanti l’aumento di raggiri nell’ultimo anno.

Mail sospette, sempre più utenti ci cascano: le cifre
Nell’ultimo anno il numero di email infette da malware progettati per rubare dati è aumentato dell’84% rispetto all’anno precedente, e nel 2025 il trend ha accelerato ancora di più, segnando un incremento complessivo del 180% in due anni. L’Italia non è affatto immune: oltre il 60% delle campagne malevole individuate nel 2024 ha utilizzato il phishing, spesso potenziato dall’intelligenza artificiale, capace di produrre messaggi così realistici da ingannare anche gli utenti più esperti.
Sul dark web la vendita di credenziali italiane è cresciuta del 15,4% in un solo anno. La pressione sui settori più strategici come energia, sanità e trasporti è altissima. In Europa nel primo trimestre 2025, ogni azienda è stata bersaglio di oltre 1.600 tentativi di attacco informatico a settimana. Per reagire a questa minaccia crescente, l’Unione Europea ha introdotto la direttiva Nis 2, che obbliga le imprese a rafforzare i propri sistemi di difesa e ad adottare una governance del rischio più strutturata.