Titan the Robot: tra bufale e il futuro del mondo dell’intrattenimento
“Impressionante robot bodyguard del re del Bahrain”: è questo il titolo che si associa a un video diventato virale aventi oggetto “Titan the Robot” su vari social network, soprattutto durante la scorsa estate. Il rischio per gli osservatori era quello di venire tratti in inganno, a meno di una ricerca più approfondita che permette di andare più a fondo sulla questione, oltrepassando l’iniziale stupore originato della vista di tali immagini.
Titan the Robot: si tratta in realtà di una bufala
Il video va innanzitutto contestualizzato: si tratta di un evento fieristico svoltosi a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, localizzazione geografica tra l’altro ben chiara dato che la bandiera dello stato è presente sulla spalla e sui fianchi del robot. Un aspetto che getta ancora più ombre sulla veridicità della notizia data, una bufala ben costruita ad arte.
Certo, a una prima lettura di alcuni tweet che circolavano, si rimaneva inevitabilmente un attimo contrariati. Si citavano imponenti sistemi di armamento composti da potentissimi laser e fucili, in grado di combattere da solo addirittura contro un migliaio di uomini, il tutto al modesto costo di 7,4 milioni di dollari. In realtà non si tratta di nessuna strana e pericolosa arma, quanto di un esoscheletro robotizzato, comandato all’interno da una persona, sviluppato con l’intenzione di usarlo come elemento di intrattenimento all’interno di concerti, festival ed eventi culturali di vario genere.
Qualcosa di più su questo interessante robot
Dall’aspetto esteriore che ricorda i famosi Transformers suo nome è “Titan” ed è prodotto da un’azienda britannica operante nel settore robotico, la Cyberstein. Come detto, la dicitura esatta non dovrebbe essere “robot” quanto piuttosto “costume da robot”, visto che al suo interno si trova un individuo che si occupa di manovrarlo. Qualche dato tecnico: altezza di quasi 2.5 m, peso che arriva fino a 350 kg considerando anche tutto l’equipaggiamento, faccia che ricorda nei lineamenti un teschio.
Una domanda potrebbe ora sorgere spontanea, a che genere di eventi è stato impiegata questa particolare creazione , presente sulla scena pubblica ormai da una quindicina di anni? Si passa da una partecipazione ai “Nickelodeon Kids’Awards” nel 2010, con tanto di balletto al fianco della nota popstar Rihanna, alla presenza ai Commonwealth Games e a eventi fieristici come quello di Dubai da cui ha avuto origine questo articolo.
Quali prospettive per le tecnologie di questo tipo?
Titan concilia grande sviluppo ingegneristico con una funzionalità non prettamente tecnica come quella del mondo dell’intrattenimento, avvalendosi di sofisticati sistemi che gli permettono, tra l’altro, di esprimersi in numerose lingue tramite un meccanismo basato su “samples” vocali.
Dal modo in cui è stato accolto il già citato video, possiamo trarre almeno due importanti considerazioni: la prima, che la prima emozione che suscita a pelle Titan è un forte stupore e senso di curiosità, il che rappresenta senza alcun dubbio un grande pregio e una notevole opportunità per tutti coloro che sono interessati a farne uso per scopi che vanno dalla pubblicità di un prodotto alla fruizione di un concerto.
La seconda, non meno rilevante, è che per ben comprendere simili tecnologie e la loro potenzialità, ancora in gran parte velata e non del tutto manifesta, ma sicuramente in espansione, ci vuole una maggiore “cultura digitale” che permetta di smascherare con maggiore facilità bufale e notizie non del tutto veritiere.
A cura di Gioele Giachino