TFR, chiedi subito il trasferimento su questo fondo e andrai in pensione prima | Il trucco per lavorare meno percependo lo stesso trattamento

Il TFR e il trasferimento su un determinato fondo potrebbe essere la chiave per riuscire ad andare in pensione prima 

Sono davvero tanti i lavoratori che vorrebbero andare in pensione. Purtroppo, ci sono alcuni che devono assicurarsi un determinato numero di anni di lavoro e di contributi per riuscire ad assicurarsi una buona pensione in futuro.

A molti manca davvero poco e anche se ormai sono “stanchi” di dover lavorare, lo fanno per potersi assicurare un futuro migliore.

In ogni caso, sembra proprio che ci siano alcuni che grazie al TFR e al trasferimento su un fondo pensione potrebbero raggiungere l’obiettivo di non lavorare più a un età anticipata. Addirittura, c’è chi parla di andare in pensione a 64 anni, una controtendenza rispetto alle ultime notizie in Italia.

Ma qual è la strategia da adottare in questo caso? Come ci si dovrebbe muovere? Ecco tutto quello che c’è da sapere a questo proposito.

TFR, cosa chiedere e come fare per andare in pensione prima

Come prima cosa, c’è da capire chi sono coloro identificati come destinatari del fondo pensione. In effetti, una vasta platea di lavoratori può accedere a questi fondi. Nel dettaglio, potrebbero accedervi i lavoratori dipendenti, sia privati che pubblici, i soci lavoratori e i lavoratori dipendenti delle cooperative, i lavoratori autonomi freelance e i liberi professionisti e i lavoratori con un’altra tipologia di contratto, come i lavoratori occasionali. Rientrano tra i destinatari del fondo pensione anche le persone che svolgono lavori non retribuiti in relazione a responsabilità familiari.

Ebbene, trasferire il TFR su un fondo pensione potrebbe portare a numerosi vantaggi. Come detto prima, fare ciò potrebbe portare a una pensione anticipata con l’accesso a questa forma di retribuzione a 64 anni e 25 anni di contributi. Inoltre, chi versa i contributi a partire dal 1996 potrebbe richiedere alla propria pensione anche quella complementare per raggiungere la soglia minima. Si ricorda che la pensione complementare è pari a 3 volte l’assegno sociale.

Su chi pende il costo del fondo pensionistico?

Ovviamente, quando si parla del finanziamento di forme pensionistiche complementari, è il richiedente della prestazione che deve farsi carico della spesa. Tuttavia, in alcuni casi, i lavoratori dipendenti potrebbero obbligare il datore di lavoro a versarne una parte.

In definitiva, trasferire il TFR al fondo pensionistico potrebbe essere una mossa davvero vantaggiosa per riuscire ad avere una pensione tutto sommato alta a un età più giovane. Non resta far altro che fare le proprie valutazioni e fare una scelta al riguardo.