Teslasuit è un’azienda fondata nel 2013 il cui primo progetto riguarda la creazione di una tuta VR. A differenza delle altre questa tuta intelligente è a busto intero, comprendo tutte le parti del corpo con una tecnologia nuova.
La tuta è infatti in grado di fornire all’utente output di feedback tattile, controllo dell’ambiente, ricevendo input dai movimenti e dai sensori biometrici. In più col loro software e tecnologie partner, il sistema è in grado di migliorare le prestazioni umane.
Grazie a questa tuta l’azienda ha vinto il premio RedDot 2019, una competizione internazionale sul design dei prodotti, della comunicazione.
L’azienda vincerà il premio anche nel 2020 col nuovo guanto di realtà virtuale?
La tuta wireless è caratterizzata principalmente da 3 componenti:
Il tutto è coordinato dal software sviluppato dall’azienda stessa. Il software è composto da numerosi progetti frutto della collaborazione tra l’azienda e numerosi partner. E’ caratterizzato da programmi personalizzati per l’utilizzo di ogni utente. La tuta infatti può essere utilizzata per videogiochi ma soprattutto a scopi riabilitativi, monitoraggio di alcuni parametri vitali, a scopo atletico. Può essere eseguito tramite un’interfaccia grafica intuitiva o per i più esperti tramite comandi della shell ma anche con VirtualStudio
E’ possibile scaricare l’SDK con i rispettivi plug-in (sviluppato in C++ e interamente progettato in classi) per adattare il software ad ogni applicazione.
Per dettagli sull’acquisto è possibile compilare il form dei contatti.
Durante la seconda metà del 2020 la tuta sarà integrata da un guanto ma sarà possibile utilizzarlo anche autonomamente. Il guanto racchiude in sè 4 tecnologie della realtà virtuale: feedback aptico e di forza, cattura del movimento e delle biometrie.
In ogni dito è presente un diplay 3×3 in grado di far sentire all’utente la sensazione tattile degli oggetti in realtà virtuale. Sono presenti dei sensori di movimento in grado di controllare l’accuratezza di ogni spostamento della mano. Grazie a questi si potrà utilizzare il guanto in scenari in cui è necessario un movimento preciso come in operazioni chirurgiche effettuate in VR/AR.
Il guanto è retto da un esoscheletro che simula le articolazioni della mano in modo da poterlo usare in ambito riabilitativo o in controlli robotici.
Il sistema biometrico consente di raccogliere dati in tempo reale trasmettendo stato emotivo, livello di stress e pressione cardiaca.
Così come la tuta, il guanto ha numerosi ambiti applicativi e una tecnologia hardware e software molto simile a essa. Maggiori dettagli saranno disponibili dal 7 gennaio al CES2020 di Las Vegas.
Se da questo articolo ti sei appassionato di più alla realtà virtuale, ti consigliamo i seguenti prodotti: