TARI, aumenti del 25% in tutta Italia: la prossima rata che paghi ti metti a piangere | I cassonetti rimangono zozzi uguale
Aumenti del 25% sulla TARI in tutta Italia: preparati a piangere quando vedrai la prossima rata, ma i cassonetti continueranno a restare sporchi.
Ok, ammettiamolo: la TARI è una delle tasse che proprio non ci piace pagare. Ogni anno ci arrivano quelle bollette, e ogni volta ci sembra che siano aumentate. Non solo l’importo cresce, ma a volte ci sembra che il servizio non migliori mai. I cassonetti restano stracolmi, la spazzatura si accumula e, alla fine, siamo noi a pagare di più. Ma come mai? Cosa succede dietro le quinte?
La realtà è che la gestione dei rifiuti, purtroppo, è un casino in molte città. Ogni anno, tra raccolta, trasporto e smaltimento, il costo di tutto questo aumenta, e alla fine a farne le spese siamo noi. In alcune zone poi, il servizio di gestione dei rifiuti è davvero inefficiente, e il risultato è che, mentre le tasse salgono, i cassonetti continuano a rimanere sporchi.
È frustrante, perché paghiamo di più senza vedere miglioramenti tangibili. Ma non è solo un problema di “poca spazzatura”: dietro questi aumenti c’è anche una questione politica e amministrativa che spiega in parte cosa sta succedendo.
Eppure, ogni volta che vediamo l’importo della TARI, ci chiediamo: “Perché aumentano sempre le tasse sui rifiuti, ma la qualità non cambia mai?” È una domanda che resta senza risposta, ma che tutti ci poniamo ogni anno, quando arriva il saldo.
Perché la TARI è aumentata in tutta Italia?
Nel 2024, l’aumento della TARI è stato notevole, con cifre che sono aumentate anche del 24%. Ma cosa sta succedendo davvero? A spingere questo aumento è stata una delibera dell’ARERA, l’Autorità per l’Energia e l’Ambiente, che ha deciso di fare un’indagine su come i Comuni italiani applicano le tariffe per i rifiuti. Il risultato è che hanno visto che ci sono enormi differenze nelle tariffe da città a città, e che in molti casi le famiglie pagano molto di più rispetto alle attività commerciali. Questo ha portato a una decisione che ha alzato ancora di più la percentuale della TARI per le famiglie, spostando una parte del carico fiscale sulle utenze domestiche.
In pratica, si è deciso che i cittadini dovranno pagare di più per i rifiuti, mentre le attività commerciali (che hanno visto la crisi negli ultimi anni) hanno visto un piccolo alleggerimento. Il motivo? Alleggerire la pressione sulle imprese, ma a spese nostre. Così, mentre le imprese vedono un abbassamento delle tariffe, per le famiglie la TARI è diventata molto più pesante. E la cosa più frustrante è che, sebbene il costo aumenti, la qualità del servizio non migliora mai. La spazzatura resta per strada e i cassonetti si riempiono rapidamente. Insomma, alla fine siamo noi che paghiamo il conto, e non sembra che ci sia un piano serio per risolvere il problema.
Le città dove la TARI è più cara (e dove costa meno)
Eppure, la TARI non è uguale ovunque. In alcune città, soprattutto al Sud, i costi sono davvero esorbitanti. Prendiamo Catania, Pisa, Napoli e Genova, dove una famiglia può arrivare a pagare anche 600 euro all’anno. Ma non è solo una questione di costi: è anche una questione di come il servizio è gestito. Nei Comuni meridionali, infatti, la raccolta dei rifiuti è più inefficiente, e il servizio, di conseguenza, è più costoso. D’altro canto, nel Nord Italia i prezzi sono generalmente più bassi, come a Trento e Udine, dove la TARI si ferma intorno ai 180-220 euro.
Ma anche lì, nonostante il costo inferiore, si stanno registrando aumenti. E il motivo principale è sempre lo stesso: la gestione dei rifiuti. Quindi, se pensi che la TARI sia solo un problema del Sud, sbagli di grosso: ovunque il costo sta salendo, anche se in modo più contenuto nelle città del Nord. In generale, però, la situazione continua a peggiorare. Non solo i costi aumentano, ma i miglioramenti nei servizi sono praticamente inesistenti. Dunque, ogni anno, ci ritroviamo a pagare di più, con la speranza che qualcosa cambi, ma con la consapevolezza che i problemi resteranno gli stessi. Le città dove la TARI è più alta continuano a non offrire un servizio efficiente, mentre il nostro portafoglio piange.