Swift: il nuovo linguaggio di programmazione Apple
Sulla base dell’Objective-C, nasce il nuovo linguaggio che si propone di rivoluzionare la programmazione per i dispositivi dell’azienda
Al WWDC 2014, Apple introdusse Swift. Non è un nuovo smartphone, tablet o computer, ma serve per questi: è il linguaggio di programmazione che mira a conquistare l’App Store. Il linguaggio più utilizzato nello sviluppo di applicazioni Apple è sempre stato Objective-C, ma con Swift la situazione potrebbe cambiare.
Objective-C è ormai ‘vecchio’, la sua prima apparizione è stata nel 1983 e da allora è rimasto quasi invariato. Difficile pensare che mentre tutto si innova, i recenti dispositivi si basano sullo stesso linguaggio di trent’anni fa. E’ anche complesso, però, portare una grande novità imponendo a tutti di adattarsi. Swift è stato inserito nel modo giusto: il linguaggio è molto simile al suo predecessore, aiutando i programmatori a impararlo più velocemente, e lavora anche insieme a Objective-C. Ovvero, nella preparazione di una sola app, si possono utilizzare contemporaneamente entrambi i linguaggi. In questo modo, un’applicazione già sviluppata può essere arricchita e aggiornata dall’utilizzo di Swift.
Quali sono le reali capacità di questo linguaggio di programmazione?
Apple dichiara che Swift è fino a 2,6 volte più veloce di Objective-C e fino a 8,4 volte più veloce di Python 2.7. Il nuovo linguaggio migliora la sicurezza della programmazione, gestendo al meglio la memoria e limitando i bug. Inoltre “i playground rendono la scrittura del codice in Swift estremamente facile e divertente”, perché mentre si compila il codice, il risultato di quello che scriviamo appare immediatamente, consentendoci di accorgerci di eventuali errori o possibili modifiche.
Pochi giorni dopo la presentazione di Swift, molti programmatori hanno iniziato a pubblicare lezioni, scritte e video, per insegnare il linguaggio ai meno esperti. Per i principianti, coloro che
si avvicinano alla programmazione per la prima volta, sarà più semplice apprendere Swift piuttosto che altri linguaggi, spesso più complessi. La stessa Apple si propone di aiutare i ‘curiosi’, proponendo alcuni corsi su iTunes e pubblicando un manuale in inglese scaricabile gratuitamente su iBook: The Swift Programming Language. E’ meglio, tuttavia, conoscere le basi della programmazione, soprattutto quella orientata agli oggetti che consente di arrivare a creare app.
Da tenere in mente è che Swift, come la maggior parte delle innovazioni software della Apple, funziona, attualmente, solo su dispositivi dell’azienda, la quale garantisce, comunque, numerosi sistemi in grado di supportare il nuovo linguaggio. Si possono infatti preparare applicazioni per iPhone, iPod e iPad, per i computer che utilizzano OS X come sistema operativo e per i più recenti Apple Watch.
Nonostante limiti l’utilizzo a una certa categoria di prodotti, Swift rimane un innovativo linguaggio di programmazione, adatto nel preparare nuove e utili applicazioni che potrebbero attirare numerosi clienti.