Ioc: Supercervellone Huawei e le smart city in Italia

Si chiama Ioc (intelligence operation center) ed è il supercervellone che sta immagazzinando dati nella città di Cagliari per rendere la Sardegna la prima regione smart in Italia.

Ioc (intelligence operation center) è frutto di un accordo firmato 3 anni fa dalla Regione Sardegna e dalla società cinese Huawei. È stato presentato a Cagliari al presidente della regione, Francesco Pigliaru, al vicepresidente Raffaele Paci, al sindaco della Città metropolitana, Massimo Zedda, e ai rappresentanti del territorio (Aeroporto, Autorità portuale, Camera di Commercio, Ctm, Arst, Università di Cagliari, Cagliari Calcio).

Si tratta di un progetto che mira a rendere le città più intelligenti e sicure. Messo a punto nel Joint Innovation Center di Pula da Huawei e Crs4, Ioc è un supercervellone elettronico in grado di gestire il traffico in tempo reale, garantire sicurezza in luoghi affollati o fare in modo che un raccoglitore di rifiuti pieno “chiami” con un segnale il camion più vicino.

 “Unico nel suo genere in Europa lo Ioc sarà utilizzato a Cagliari come prototipo su scala regionale per far diventare la Sardegna la prima ‘Smart region’ italiana, nelle città e nelle zone interne”.

Obiettivo

“Il laboratorio sta facendo cose importantissime per l’intera Sardegna – ha detto il governatore Francesco Pigliaru -. Abbiamo bisogno di creare competenze, progetti, professionalità intorno a questo concetto dell’essere intelligenti, che è fondamentale per migliorare la vita quotidiana di tutti perché riguarda i trasporti, la sicurezza, il traffico, per fare solo qualche esempio. Ma essere una regione intelligente significa anche assicurare lavori nuovi, ben retribuiti, altamente tecnologici, spendibili nel mercato internazionale.”

L’obiettivo è quello di ottimizzare i costi della vita e migliorare la vita quotidiana nella città prima e nella regione poi, andando a raccogliere dati su tutto ciò che riguarda trasporti, sicurezza, traffico e altri aspetti. Il campo d’azione di Ioc varia dalla gestione in tempo reale del traffico all’ottimizzazione dei trasporti, dai parcheggi che “curano” le esigenze dei disabili alla sicurezza nei luoghi affollati. Dal raccoglitore di rifiuti intelligente che quando è pieno con un segnale “chiama” il camion più vicino che provvede a svuotarlo fino allo Stadio Smart. E poi ancora energia intelligente, che significa grande risparmio per le famiglie, e monitoraggio ambientale e climatico.

Ioc: a misura dei cittadini del terzo millennio.

Le prime applicazioni, in particolare quelle su traffico e affollamento, sono già operative nel capoluogo sardo e funzionano attraverso 25 telecamere, 92 stazioni del traffico e 23 sensori di parcheggio.

I dati rilevati dai sensori, stazioni e telecamere vengono incamerati nel super cervellone per essere poi utilizzati a servizio della città. Sul progetto di Cagliari, e su tutti quelli che seguiranno sarà fatto un punto della situazione ogni 5 anni per programmare i 5 successivi, con tutti gli interventi previsti. L’esperimento di Cagliari, considerato unico nel suo genere in Europa, sarà poi utilizzato come prototipo su scala regionale per far diventare la Sardegna la prima Smart Region italiana, nelle città e nelle zone interne.

Credit: vistanet.it

Il primo accordo con Huawei è stato siglato da Pigliaru ad Hannover nel 2015. Il Joint Innovation Center di Pula è stato inaugurato a dicembre 2016 e ha comportato un investimento di 20 milioni da parte del colosso cinese dell’informatica. Il supercervellone Ioc è il primo risultato di quell’investimento, cofinanziato dalla Regione con 3 milioni. Il presidente De Vecchis ha annunciato che le collaborazioni con la Sardegna continueranno e saranno anzi intensificate.

“Il laboratorio sta facendo cose importantissime per l’intera Sardegna – ha detto il governatore – abbiamo bisogno di creare professionalità intorno a questo concetto dell’essere intelligenti, che è fondamentale per migliorare la vita quotidiana”. Questo, ha aggiunto Paci, “è un sistema che non esiste in Europa, l’unico si trova qui a Cagliari. E nel Joint Innovation Center di Pula verranno da tutta Europa a imparare cosa stiamo facendo”