Servizi di streaming: privacy e sicurezza

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La diffusione dello streaming apre a nuove problematiche in materia di privacy e sicurezza. Che i numeri dello streaming, in Italia e nel mondo, siano in continua crescita, non è di certo una notizia per nessuno. Dai primi, timidi passi compiuti da Netflix nel 2010 ad oggi, la platea di servizi e prodotti offerti praticamente in ogni angolo del mondo ha dell’incredibile.

Dal documentario sui ghepardi a quella serie TV in costume che fa tanto tendenza, è impossibile non trovare qualcosa che ci può tenere incollato allo schermo per ore.

I miei dati sono protetti?

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I servizi di streaming proteggono adeguatamente i nostri dati personali?

Sebbene ormai ognuno di noi sia abbonato ad uno o più di questi servizi, l’aumento del numero di reti che offrono il loro servizio è innegabile. Ci registriamo ovunque, curiosi di vedere quella o quell’altra esclusiva ma… i servizi di streaming lavorano in sicurezza, proteggendo la nostra privacy?

Nel 2016 l’Unione Europea ha emanato il Regolamento Generale per la Protezione dei Dati Personali (GDPR), entrato in vigore nel 2018 con l’obiettivo di proteggere la sicurezza di tutti gli utenti che usufruiscono di Internet. Ovviamente, anche i provider di video in streaming hanno dovuto adeguarsi alla normativa per non incorrere in multe salate. Tuttavia secondo Noyb, ente fondato da Max Schrems, avvocato ed attivista austriaco che da anni si impegna per combattere la violazione della privacy, non sempre è così.

Secondo Schrems ed il suo team, il cosiddetto “diritto di accesso” sancito dal GDPR stesso all’articolo 15, non viene garantito da nessuno dei servizi di streaming presi in considerazione (dal già nominato Netflix a DAZN, passando per YouTube e Spotify). Cosa significa? Significa che il diritto di ottenere una copia dei dati che il provider detiene non sempre è rispettato. Sebbene molti servizi dichiarino di avere la possibilità di fornire questi dati tramite sistemi automatizzati, questi spesso non funzionano o la richiesta viene bellamente ignorata.

Streaming online: privacy e sicurezza vengono rispettate?

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Lo streaming online è sicuro se fatto dando la giusta attenzione alla serietà del sito a cui ci affidiamo.

Ovviamente c’è streaming e streaming. La grande espansione del mercato ha indubbiamente aiutato a ridurre la piaga della pirateria online, con servizi a pagamento dai prezzi vantaggiosi che offrono una visione rapida e sicura.

La legge in questo senso è molto chiara: se stai guardando gratuitamente qualcosa per il quale dovresti invece pagare, allora lo streaming è illegale. In questo caso i rischi sono i più disparati e possono avere avere oggettive ripercussioni legali anche su di te. In aggiunta il dispositivo che stai utilizzando può essere coinvolto con pop-up pericolosi, frodi, hacking o virus.

Quando invece utilizzi servizi pensati appositamente per questo, dove puoi trovare l’ultima stagione della tua serie preferita, o dove vedere le partite in diretta streaming, questo tipo di rischio non c’è. Non diventa quindi solo una questione di comodità, ma anche di sicurezza per i tuoi dispositivi e per te.

In conclusione, lo streaming online è sicuro se fatto dando la giusta attenzione alla serietà del sito a cui ci affidiamo. Infatti, è sempre bene assicurarsi che i nostri dati siano al sicuro e che vengano utilizzati solo per gli scopi dichiarati. Utilizzare Internet in maniera legale, sia per guardare un film piuttosto che per giocare alle slot, protegge anche i nostri dispositivi da possibili virus o altre problematiche poco gradite, perché offerto appunto da un provider serio e qualificato a farlo.