Steve Jobs, nel suo curriculum da ventenne c’era già la chiave del suo successo | Ecco la sua strategia abbozzata su due righe
Il genio di Steve Jobs si manifestò sin da giovane: prendete esempio dal suo ingegnoso curriculum giovanile per il successo.
Steve Jobs e Bill Gates sono due nomi che hanno lasciato un segno indelebile nella storia della tecnologia. Le loro contribuzioni non solo hanno trasformato il modo in cui interagiamo con i dispositivi elettronici, ma hanno anche ridefinito il concetto di innovazione. Ogni giorno utilizziamo strumenti che derivano dalle loro visioni, dalle loro scelte e dai prodotti che hanno portato sul mercato. Tuttavia, prima di diventare le icone globali che conosciamo oggi, anche loro erano giovani studenti con sogni e ambizioni da coltivare.
Apple e Microsoft sono i frutti più visibili di questo percorso, ma dietro al successo delle due aziende ci sono storie meno conosciute. Come tutti i giovani alla ricerca della loro strada, sia Jobs che Gates dovettero affrontare il processo di creazione del loro primo curriculum vitae. Un’attività che oggi sembra semplice grazie alla tecnologia, ma che negli anni ‘70 richiedeva tempo, riflessione e un tocco personale. La preparazione di un CV rappresentava il primo passo verso il mondo del lavoro, e anche per questi futuri geni non fu diverso.
Steve Jobs, con il suo approccio poco ortodosso alla vita e al lavoro, compilò il suo primo CV a 18 anni, quando il suo nome non era ancora legato a nessuna azienda importante. Nel suo caso, l’attenzione alla creatività e al design era già evidente, così come la sua passione per l’ingegneria elettronica. In quel documento si potevano intravedere i primi segnali della rivoluzione tecnologica che avrebbe in seguito plasmato attraverso Apple e il Macintosh.
Dall’altra parte, Bill Gates presentava una visione completamente diversa. Mentre Jobs puntava su intuizione e creatività, Gates costruiva già un profilo altamente tecnico e dettagliato. In quel periodo, i due giovani visionari stavano tracciando cammini paralleli che, seppur diversi, avrebbero avuto un impatto epocale.
Steve Jobs and Bill Gates’ resumes at age 18: pic.twitter.com/tFTltp80jM
— Jon Erlichman (@JonErlichman) August 27, 2024
Il primo curriculum di Jobs: creatività e semplicità
Quando Steve Jobs completò il suo primo curriculum, lo fece con poche esperienze da elencare, ma con una chiara dimostrazione di interesse per la tecnologia. Il documento, scritto a mano, rispecchiava il suo stile semplice e diretto, privo di informazioni superflue e con una cura evidente per i dettagli. Anche se mancavano le informazioni tradizionali come il numero di telefono o una lista di esperienze lavorative, la sua passione per l’ingegneria e il design emergeva con forza.
Nella sezione delle “competenze speciali”, Jobs citava le sue conoscenze in computer e calcolatrici, una scelta che mostrava già la direzione verso cui si stava muovendo la sua carriera. Queste poche parole, apparentemente semplici, anticipavano, in modo sorprendente, quello che sarebbe poi diventato: un innovatore capace di trasformare il mondo dell’informatica e creare prodotti rivoluzionari come il Macintosh e l’iPhone.
Il curriculum di Gates: precisione e competenza
Al contrario, il CV di Bill Gates era già un capolavoro di dettaglio e competenza tecnica, che rifletteva una mentalità organizzata e orientata agli obiettivi. Mentre Jobs si affidava alla sua creatività e spontaneità, Gates puntava sulla precisione e sulla concretezza. Il suo curriculum elencava non solo le esperienze lavorative e accademiche, ma anche una vasta gamma di competenze tecniche, tra cui linguaggi di programmazione come FORTRAN, COBOL e BASIC, e sistemi informatici complessi come il PDP-10 e il CDC-6400.
Questa meticolosità dimostrava già il rigore e la disciplina che avrebbero caratterizzato la sua leadership in Microsoft. La richiesta salariale di 35.000 dollari, una cifra impressionante per un giovane della sua età, evidenziava la sua sicurezza nelle proprie capacità e una visione ambiziosa per il futuro.