Steve Jobs, la sua tattica per le interviste di lavoro si sta diffondendo in tutto il mondo | Se ti offrono un bicchiere d’acqua non rifiutarlo mai
Steve Jobs, il suo segreto per brillare alle interviste di lavoro sta conquistando tutti: se lo attui hai fatto centro.
Nel mondo delle selezioni lavorative, c’è sempre qualche trucco nuovo che spunta fuori. Anzi, a dirla tutta, non sono nemmeno così nuovi: spesso si tratta di vecchie idee che tornano alla ribalta, rivisitate in chiave moderna. Dettagli minuscoli, gesti all’apparenza banali, possono diventare strumenti potentissimi per capire davvero chi si ha davanti. Tipo, hai mai pensato che accettare un bicchiere d’acqua durante un colloquio potesse essere una sorta di test?
Negli ultimi anni, molte aziende si sono fissate sull’idea di andare oltre il classico CV e le risposte studiate a memoria. Vogliono osservare il lato più autentico dei candidati. Per questo, ora si punta molto su tecniche alternative. In pratica, non conta solo cosa dici, ma come ti comporti, anche nei dettagli più piccoli. E quando dico piccoli, intendo davvero piccoli.
Le interviste di lavoro, con tutta la loro tensione, sono già abbastanza complicate di loro. Ma non si tratta solo di dimostrare quanto sei bravo a fare il tuo lavoro. Quello che oggi interessa ai recruiter è vedere come te la cavi sotto pressione, magari in momenti in cui non hai tempo di prepararti o di pensare troppo. E così, i selezionatori stanno tirando fuori tecniche che sembrano fatte apposta per coglierti alla sprovvista.
Ti faccio un esempio: hai mai sentito parlare di “gestione del non verbale”? Si tratta, in pratica, di osservare ogni tuo minimo gesto, dai movimenti delle mani a come rispondi a una situazione imprevista. Non c’è bisogno che tu dica nulla di sbagliato: basta un comportamento fuori posto per lasciare un’impressione negativa. Sembra un po’ spietato, vero?
Un’idea (quasi geniale) dal passato
Tra tutte queste tecniche bizzarre, ce n’è una che viene spesso collegata a Steve Jobs, il genio dietro il successo di Apple. Jobs era famoso per il suo approccio fuori dagli schemi, anche quando si trattava di scegliere le persone con cui lavorare. Dimentica le classiche interviste in ufficio: lui preferiva portarli fuori, magari per una passeggiata o un caffè. Il motivo? Voleva vederli “in azione” in un contesto più rilassato, dove era impossibile fingere.
Col passare del tempo, questa sua idea si è trasformata in qualcosa di diverso, ma altrettanto efficace. Oggi non si tratta più di uscite al bar, ma di piccoli gesti fatti durante il colloquio stesso. Tipo, offrire un bicchiere d’acqua. Una cosa così semplice, eppure usata in modo strategico per osservare il comportamento del candidato.
Il test del bicchiere d’acqua
Sembra quasi assurdo, ma un bicchiere d’acqua può diventare uno strumento di valutazione. Come reagisci quando te lo offrono? Come lo prendi? Bevi con calma o in modo nervoso? Tutte queste cose, che magari fai senza pensarci, vengono analizzate con attenzione. Persino il modo in cui lo tieni in mano può rivelare qualcosa sulla tua personalità.
Quello che i recruiter vogliono vedere è come gestisci il momento. Riuscirai a mantenere la calma? O ti farai prendere dai nervi? Anche un dettaglio banale come il rumore che fai bevendo, o una goccia che cade, potrebbe fare la differenza. Quindi, il consiglio è semplice: accetta il bicchiere con tranquillità, ringrazia e comportati in modo naturale. E se proprio non hai sete? Bevi lo stesso. Meglio evitare figuracce, no?