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SoundHound vs Shazam: qual è la migliore app per il riconoscimento di brani?

A cura di Francesco Prisco

A tutti è capitato di non sapere o di non ricordare quale fosse il titolo di un brano ascoltato in un pub, in auto o per strada di sfuggita. Grazie alla tecnologia anche questo è ormai un problema superato. Oggi basta avere sui nostri dispositivi un’app come SoundHound o Shazam per il riconoscimento dei brani e anche la canzone più sconosciuta entrerà a far parte delle nostre playlist. Ma è sempre così?

SoundHound: puoi canticchiare le canzoni da riconoscere

Facendo fede al suo nome, SoundHound (in inglese hound significa segugio) scandaglia i suoi database musicali alla ricerca del brano da noi desiderato. Nata nel 2005, l’azienda americana ha da sempre prestato grande attenzione all’innovazione dei suoi servizi. Con SoundHound si ha la possibilità di fischiettare o canticchiare una canzone per saperne il titolo e ciò dimostra una grande capacità di “audio and speech recognition”. Inoltre, da qualche tempo l’app è stata integrata con l’assistente vocale chiamato Houndify. Pronunciando semplicemente “OK, Hound” è possibile riprodurre un brano musicale su Spotify, Apple Music o servizi simili. SoundHound è la prima app del settore disponibile su dispositivi wearable.

Utilizzando l’assistente vocale di SoundHound, è possibile chiedere di aggiungere brani a una playlist Spotify, riprodurre video musicali attraverso YouTube e infine sciogliere i  nostri dubbi musicali (a quale album appartiene un brano, quando un album è stato pubblicato o chi sono i membri della nostra band preferita).

Shazam: potrai anche acquistare i tuoi brani preferiti

Shazam è un’azienda dalla lunghissima storia commerciale: un servizio nato nel 1999 è poi acquisito da Apple nel 2017, che da la possibilità di identificare un brano musicale dall’ascolto diretto del suddetto tramite il microfono integrato negli smartphone. Nel pieno rispetto dei trend degli ultimi anni, oggi Shazam permette non solo di identificare un brano ma anche di acquistare musica sulle piattaforme digitali, condividere le nostre scoperte con gli altri utenti o approfondire la biografia degli artisti.

Come detto Shazam è stata acquisita da Apple, ma fortunatamente per la stragrande maggioranza degli utenti mobile la app è disponibile anche per gadget e dispositivi Android.

SoundHound vs Shazam per il riconoscimento di brani: i costi

Shazam si presenta sugli store con due app Shazam e Shazam Encore. Quest’ultima era, fino a poco tempo fa la versione a pagamento senza annunci pubblicitari. Ma da quando sono state rimossi gli ads da entrambe le versioni le due app si presentano praticamente uguali. Non è chiaro il motivo per il quale Apple, proprietaria dell’azienda dopo l’acquisto nel dicembre 2017, le tenga ancora online.

SoundHound appare online anch’essa in due versioni. Una gratuita, l’altra al costo di 7.99€ per i dispositivi Apple e a 5.49€ per i dispositivi Android. Sostanzialmente la differenza tra le due versioni sta nel fatto che la versione gratuita dispone di un numero limitato di ricerche mensili.

SoundHound vs Shazam per il riconoscimento di brani: affidabilità

Per quanto riguarda l’affidabilità della ricerca del brano desiderato, le due app promettono molto. SoundHound è rinomata per la ricerca dei brani anche fischiettati e canticchiati. La funzione è stata testata per qualche ora di seguito: sarà che non sono per nulla abile nel canticchiare o fischiettare ma non mi è stata riconosciuta nemmeno un brano.

Per quanto riguarda i database dei due servizi, ritengo quello di Shazam più vasto. Ho fatto ascoltare ad entrambi le app una canzone neo-melodica napoletana, giusto per prenderne una meno conosciuta. Ebbene, Shazam subito è riuscita a risalire al titolo del brano a differenza della sua collega che, ancora una volta, ha fallito miseramente.

Per quanto riguarda l’ascolto dei brani, SoundHound permette anche il riconoscimento dei brani che ascolti con le cuffie, Shazam invece necessità l’utilizzo del microfono del dispositivo. L’app blu non è da utilizzare in luoghi dove potresti recare disturbo con la musica ad alto volume.

SoundHound vs Shazam per il riconoscimento di brani: come funzionano?

Tutti i servizi come Shazam o SoundHound offrono una funzionalità davvero unica. Il loro funzionamento è basato sostanzialmente sull’analisi di uno spettrogramma.

Potete pensare a qualsiasi pezzo di musica come a un grafico tempo-frequenza chiamato spettrogramma. Su un asse di questo grafico c’è il tempo, sull’altro la frequenza, e sul terzo l’intensità. Ogni punto del grafico rappresenta l’intensità di una data frequenza in un punto specifico del tempo.

Dunque, l’algoritmo crea un’impronta digitale di un brano, restituendo un grafico 3D come quello riportato in figura, riuscendo ad identificare le frequenze grazie all’intensità dei picchi. Per ogni punto di picco, Shazam tiene traccia della frequenza e del tempo trascorso dall’ inizio del brano.

L’algoritmo non si limita a segnare un solo punto nello spettrogramma. Quindi, la chiave non è solo una singola frequenza, ma è un hash delle frequenze della sequenza di punti. Questo comporta, a meno di collisioni hash, che ogni volta che si cerca un brano la velocità con la quale esso viene dato come risultato aumenta permettendo all’algoritmo di trarre il maggior vantaggio dal tempo di ricerca costante (O(1)).

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Redazione