Terremoto – Un aiuto dalla scienza grazie ai Sistemi EEW
-Articolo a cura di Mauro Vittorio
Nei giorni scorsi, abbiamo trattato ampiamente l’argomento terremoto, dandone una descrizione accurata e spiegando cosa li causa e come combatterli, ma soprattutto ci siamo soffermati sull’impossibilità di prevederli e l’importanza di prevenirli.
A questo proposito oggi introduciamo una tecnologia proveniente dalla costa Ovest degli USA e che, anche se a prima vista potrebbe sembrare banale, è in grado di salvare moltissime vite. La tecnologia si occupa di avvertire preventivamente chi non è ancora stato investito da una scossa in arrivo, permettendogli di cercare immediatamente riparo e aumentando così le possibilità di sopravvivenza. Stiamo parlando dei sistemi EEW. L’acronimo, che sta per Earthquake Early Warning (avvertimento preventivo di scossa sismica), denomina una tecnica di prevenzione sismica che si basa su una vasta rete di sensori di movimento, posizionati in punti strategici, che non appena rilevano una scossa comunicano all’istante con un centro specializzato di allerta che calcola la gravità del fenomeno e provvede ad avvertire tutti i nodi vicini dell’imminente sisma.
Ma entriamo di più nel dettaglio: come già descritto da Giovanni Ferrarella nel suo articolo, durante il verificarsi di una scossa sismica vengono principalmente generate due tipi di onde (non parleremo delle onde L in questo articolo):
- Le onde primarie (oppure onde P): le prime appunto ad essere rilevate dai sensori e dai sismografi;
- Le onde secondarie (onde S): più lente delle onde P ma molto più pericolose in quando provocano la maggior deformazione del terreno.
Il sistema conta sulla capacità dei sensori di rilevare le onde P e di riuscire a guadagnare anche soltanto pochi secondi di anticipo prima che si manifestino le onde S, ed avvertire di conseguenza le località a rischio.
ShakeAlert avverte del terremoto in arrivo
In particolare, uno dei principali sistemi EEW è ShakeAlert. Un’applicativo desktop che, in caso di terremoto, ci avverte con un’accurata interfaccia che ci fornisce tutte le informazioni necessarie alla comprensione del fenomeno in arrivo, tra cui:
- Tracking in tempo reale delle onde sismiche dall’epicentro;
- Tracking in tempo reale della rottura della faglia nella crosta terrestre;
- Posizione attuale;
- Stima dei secondi mancanti al manifestarsi della scossa;
- L’intensità sitmata della scossa nella posizione attuale (secondo la scala in basso);
- Magnitudo stimato della scossa.
Il principio è molto simile a quello utilizzato nell’applicazione “Earthquake Network”, realizzata dal ricercatore in Statistica dell’Università di Bergano italiano Francesco Finazzi, descritta perfettamente in questo articolo che invito caldamente a leggere.
In conclusione, anche se il terremoto non può essere previsto, ogni giorno la scienza e l’ingegneria sviluppano nuove metodologie per aggirarli e minimizzare il più possibile il rischio per la popolazione. Non ci resta che confidare in tutto ciò, nella speranza che i terremoti non riescano più a provocare grandi tragedie come quelle del passato e purtroppo anche del presente.
Per i più curiosi, sotto proponiamo un video (in lingua inglese) che descrive alla perfezione ShakeAlert e sottolinea l’efficienza di un sistema EEW, e ancora un altro video che mostra un test del software da punto di vista dell’utente.