Samsung sta riscontrando delle difficoltà in Corea del Sud: la colpa sarebbe della settimana corta
Le nuove regole sul lavoro stanno complicando i piani di Samsung: la settimana corta sta influenzando la produzione.
Samsung si trova ad affrontare una situazione difficile che rischia di mettere a repentaglio i piani per il lancio dei nuovi smartphone Galaxy S25. Il problema nasce dal chip Exynos 2500, un componente progettato internamente dall’azienda sudcoreana. L’idea era di utilizzare questi processori per ridurre i costi rispetto al più caro Snapdragon 8 Elite di Qualcomm. Purtroppo, la produzione dell’Exynos non sta andando come previsto e i risultati sono al di sotto delle aspettative.
Produrre un chip Exynos 2500 costa circa 150 dollari per unità, molto meno rispetto ai 250 dollari del rivale Qualcomm. Questa differenza potrebbe rappresentare un importante vantaggio economico. Tuttavia, con una resa così bassa, Samsung potrebbe essere costretta a scegliere il processore Snapdragon per tutta la gamma S25. Non si tratta solo di un discorso economico, ma anche di mantenere una posizione forte nel mercato degli smartphone.
La fonderia di Samsung, che si occupa di produrre i chip, è più piccola rispetto a giganti come TSMC. Questo significa meno personale e una capacità produttiva inferiore, con margini di errore ridotti. Gli ingegneri stanno lavorando sodo per migliorare il processo produttivo, ma il tempo stringe. Il lancio dei nuovi Galaxy S25 è previsto per gennaio e l’azienda sente la pressione di rispettare le tempistiche.
Uno dei problemi principali è legato alle normative sul lavoro in Corea del Sud, che prevedono un massimo di 52 ore lavorative a settimana. Questa regola è stata introdotta per migliorare il benessere dei lavoratori, ma ha avuto effetti negativi sulla produttività di Samsung. Un ingegnere senior ha raccontato come spesso sia costretto a lasciare il lavoro a metà per rispettare i limiti di orario, anche se le scadenze sono imminenti. In un mercato competitivo come quello dei semiconduttori, questi vincoli possono diventare un ostacolo significativo.
La sfida della produttività
Non tutte le aziende sudcoreane sentono allo stesso modo il peso del limite di ore lavorative. Per alcune compagnie di semiconduttori, come SK Hynix, il problema sembra meno pressante. Samsung, invece, ha segnalato ripetutamente le difficoltà legate a questa normativa. La pressione di un settore che non ammette ritardi rende tutto più complicato: ogni intoppo può trasformarsi in una perdita economica e di mercato.
Alcuni dipendenti cercano di aggirare il problema lavorando oltre l’orario consentito senza registrare le ore extra. È un chiaro segnale delle difficoltà nel trovare un equilibrio tra produttività e rispetto delle leggi sul lavoro. Il settore dei semiconduttori è estremamente competitivo, e ogni minuto conta.
Produzione telefoni (Freepik FOTO) – www.systemscue.it
L’impatto sulla produzione
Il basso rendimento del chip Exynos 2500 ha costretto Samsung a valutare altre opzioni. Con una resa produttiva che arriva a scarti del 70%, la situazione diventa insostenibile per una linea di prodotti destinata a milioni di unità. Anche se i design dei Galaxy S25 con i due chipset, Exynos e Snapdragon, sono già stati completati, l’azienda deve affrontare il problema di garantire una produzione stabile.
La competizione con Qualcomm impone a Samsung di superare non solo le sfide tecnologiche, ma anche quelle legate alle leggi locali e alle necessità di mercato. Per restare competitiva, l’azienda dovrà trovare un difficile equilibrio tra innovazione e rispetto delle normative, senza perdere di vista l’efficienza produttiva.