Rifiuti elettronici, non buttarli via: sono pieni d’oro e hanno trovato un modo facilissimo per estrarlo da lì
Una nuova tecnologia permette di recuperare metalli preziosi dai dispositivi usati? Ecco quanto c’è di vero.
I metalli preziosi come oro, argento e platino sono utilizzati nei dispositivi elettronici per le loro eccellenti proprietà conduttive. Questi metalli sono resistenti alla corrosione, così garantiscono una maggiore durata ai componenti elettronici.
Oltre alla conduttività, l’uso di metalli preziosi contribuisce alla miniaturizzazione dei dispositivi. Poiché conducono elettricità molto bene anche in piccole quantità, i produttori possono progettare circuiti più compatti, essenziali per la creazione di dispositivi leggeri e portatili, come smartphone e computer portatili.
La stabilità chimica dei metalli preziosi è un altro motivo per cui sono utilizzati nei dispositivi elettronici. Metalli come l’oro e il platino non si ossidano , mantengono la loro funzionalità in condizioni ambientali difficili. Ciò è fondamentale per componenti che devono rimanere affidabili nel tempo, anche in presenza di umidità o calore.
Infine, l’uso di metalli preziosi nei dispositivi aumenta il loro valore di riciclo. Quando i dispositivi vengono smaltiti, è possibile recuperare questi metalli per riutilizzarli in nuove applicazioni. Una recente innovazione in questo campo avrebbe lasciato senza parole anche gli stessi scienziati che si sono occupati della ricerca.
Cosa sono i rifiuti elettronici
I rifiuti elettronici, noti anche come e-waste, sono dispositivi elettronici dismessi che non vengono più utilizzati e sono destinati allo smaltimento. La crescita rapida della tecnologia ha portato a un incremento dei rifiuti elettronici. Contengono componenti preziosi, come rame, oro e argento, ma anche materiali tossici, come piombo e mercurio, che possono essere dannosi per l’ambiente e per la salute.
In molti Paesi sono stati introdotti programmi di riciclaggio per ridurre l’impatto ambientale e promuovere il recupero dei materiali preziosi. Solo una parte dei rifiuti elettronici viene effettivamente riciclata. Ecco un’idea proveniente da Singapore per estrarre questi metalli dai dispositivi non usati.
Come trovare l’oro
I ricercatori dell’Università Nazionale di Singapore hanno sviluppato una spugna innovativa in grado di estrarre l’oro dai rifiuti elettronici. Composta da ossido di grafene e chitosano, questa spugna risulta fino a dieci volte più efficiente dei metodi tradizionali di recupero, grazie alla sua capacità di attrarre e trattenere l’oro presente nei dispositivi elettronici dismessi.
La struttura della spugna, multidimensionale e a scala nanometrica, utilizza un meccanismo di chemisorbimento per migliorare l’efficienza dell’estrazione. Così i metalli preziosi possono essere usati di nuovo senza aver bisogno di estrarli, con conseguenze per l’ambiente e per le persone.