Quanti sono stati disturbati almeno una volta durante i pasti da chiamate di telemarketing aggressivo? Con l’approvazione in Consiglio dei Ministri lo scorso 21 gennaio si apre una nuova pagina del Registro Pubblico delle Opposizioni che permetterà l’inserimento anche di numerazioni cellulari, mettendo sperabilmente fine al telemarketing aggressivo dei call center. Inoltre, con le segnalazioni ricevute, grazie al lavoro del Garante per la Protezione dei Dati Personali, si potranno impartire pene severe in tutti i casi di illecito.
Il Registro Pubblico delle Opposizioni (RPO) è stato istituito tramite il Decreto del Presidente della Repubblica n° 178/2010 e successivamente aggiornato con il D.P.R. n° 149/2018. La finalità del Registro è garantire ai contraenti di servizi telefonici la possibilità di opporsi all’utilizzo dei propri dati personali e del proprio numero per finalità pubblicitarie. Finora l’utilizzo era destinato ai numeri di telefonia fissa e agli indirizzi postali ma le novità introdotte lo scorso gennaio permetteranno l’estensione anche alla telefonia cellulare.
L’abbonato, che intende fruire del servizio, dovrà richiedere l’iscrizione al RPO grazie a diverse modalità (web, e-mail, telefono o raccomandata). Una volta iscritto sarà cura degli operatori di telemarketing assicurarsi che i numeri di telefono di cui sono in possesso non siano nel Registro Pubblico delle Opposizioni. In caso di violazione dei diritti degli interessati, le sanzioni agli operatori sono imposte dal GDPR secondo il quale i call center possono rischiare multe fino a 20 milioni di euro o, per le imprese, fino al 4% del fatturato mondiale annuo.
Secondo il Professor Stanzione, Presidente del Garante per la protezione dei dati personali, il fenomeno del telemarketing abusivo è purtroppo largamente diffuso. Nonostante i provvedimenti intrapresi e le sempre più importanti sanzioni inflitte, le telefonate indesiderate continuano a perseguitare molti cittadini. Nell’intervista al Presidente, si evidenzia come a valle dell’atto della chiamata in sé, ci sia una rete molto più ampia di subappalti e società che dipendono da altre società, estremamente difficile da controllare. Il lavoro dell’Autorità è senza dubbio complesso perché gli operatori sono in grado di trovare sempre nuovi espedienti per vanificare i regolamenti esistenti.
Molto spesso, infatti, le telefonate arrivano con numeri camuffati o non iscritti al Registro degli operatori di comunicazione, risultando pertanto non in regola. Inoltre, nel caso di chiamate provenienti dall’estero è importante ricordare che possiamo avvalerci della facoltà di richiedere un operatore nel territorio nazionale o della comunità europea.
Purtroppo, ancora una volta l’anello debole è l’essere umano. Spesso, infatti, gli operatori si concentrano sui soggetti più fragili e vulnerabili, come gli anziani e i disabili che non sono in grado di intervenire di fronte a tali circostanze. Un aspetto rilevante è pertanto l’informazione e la diffusione della possibilità di tutelarsi dal telemarketing aggressivo grazie al Registro Pubblico delle Opposizioni. Infatti, in caso di violazione nonostante la nostra iscrizione al registro è bene denunciare l’accaduto per consentire all’Autorità di intervenire con i giusti provvedimenti.
Inoltre, all’Articolo 1 comma 5 del testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale viene espressamente detto:
“Con l’iscrizione al registro di cui al comma 2 si intendono revocati tutti i consensi precedentemente espressi, con qualsiasi forma o mezzo e a qualsiasi soggetto, che autorizzano il trattamento delle proprie numerazioni telefoniche fisse o mobili effettuato per fini di pubblicità o di vendita…”
Decreto del Presidente della Repubblica – 27 gennaio 2022, n. 26
Con questa dichiarazione i beneficiari saranno in grado di revocare, tramite l’iscrizione al Registro, tutti i propri consensi e pertanto potranno finalmente dire basta alle telefonate indesiderate.
Rimangono ancora tre date prima dell’entrata in vigore del nuovo Registro: la prima, il prossimo 28 aprile, quando il Ministero dello Sviluppo Economico dovrà completare le audizioni con tutti i soggetti interessati. Entro il 28 maggio sempre il Mise dovrà emanare un nuovo decreto per definire specifiche e requisiti tecnici mentre la data del 28 luglio dovrebbe essere il limite entro cui il Registro dovrà entrare in funzione. In conclusione, continueremo ad analizzare le novità in materia di privacy e vi terremo aggiornati sull’attivazione del nuovo Registro a tutela di tutti i cittadini italiani.