POS, se sbagli questi dati nell’invio del pagamento ti scavano la fossa | Inviate lettere di compliance con multe fino a 20.000€
C’è una novità che riguarda i pagamenti con il POS, ecco quali sono i dettagli da ricordare per evitare di ricevere multe salate
Da tempo offrire ai clienti la possibilità di pagare con il POS è diventato un obbligo. Praticamente tutti ormai danno la possibilità di pagare con carta di credito, altrimenti si potrebbero rischiare multe salate.
Certo, alcuni cercano di fare i “furbetti” per riuscire a capire come possono evadere le tasse e dimostrare che il loro POS non sia funzionante. Ci sono poi altri che cercano in vari modi di evitare di trasmettere i dati di pagamento.
Tuttavia, l’era degli evasori sembra essere giunta al termine. Ora coloro che non comunicano in tempo determinati dati relativi ai pagamenti con il POS potrebbero andare incontro a rovinose conseguenze.
Ecco tutto quello che c’è da sapere a questo proposito, così da avere un quadro completo della situazione ed evitare sanzioni fino a 20 mila euro.
Pagamenti con POS, chi rischia di essere sanzionato
Alcuni da sempre sono contrari ai pagamenti elettronici con il POS. Non è raro sentire anche in TV notizie di piccoli esercenti che si rifiutano di accettare pagamenti con la carta per somme di piccola entità. È eclatante il caso dei bar, con alcune attività che rifiutano ai clienti di far pagare il caffè con la carta, poiché la somma da versare è davvero misera. Tuttavia, ormai i pagamenti con il POS sono obbligatori e il nuovo Decreto Legge 39/2024 chiarisce anche chi sono coloro che potrebbero ricevere una multa in caso di violazione.
Nel dettaglio, tutti gli operatori che gestiscono i pagamenti elettronici possono essere sanzionati se non comunicano correttamente i dati richiesti. Nella fattispecie, se non inviano oppure inviano in ritardo o comunicano in modo errato le informazioni sugli strumenti di pagamento e sulle transazioni effettuate potrebbero ricevere multe che vanno dai 2.000 ai 20.000 euro. Ovviamente, i tempi e le scadenze per la trasmissione dei dati corretti vengono stabiliti dall’Agenzia dell’Entrate e sono periodici.
Una particolarità per chi riceve le sanzioni
Solitamente, quando si parla di problemi con l’Agenzia delle Entrate e di sanzioni o multe che si ricevono, si potrebbe cercare di appianare il danno economico rateizzando la somma da restituire o accorpandola ad altri totali.
In questo caso comunque, tale agevolazione non si applica. Non è prevista infatti, la possibilità di ridurre la multa in caso di più violazioni: ogni errore viene sanzionato singolarmente e bisogna pagarlo.