Pagamenti tramite QRCode, la frode è dietro l’angolo: perché sempre più utenti tornano alla buona e vecchia carta
Pagamenti con QR Code, cresce il rischio di frodi: ecco perché molti preferiscono tornare alle carte tradizionali.
Negli ultimi anni, l’uso delle carte di pagamento è diventato uno degli strumenti più diffusi per le transazioni quotidiane, sia online che nei negozi fisici. Tuttavia, questo ha anche comportato un aumento significativo dei casi di frode legati ai pagamenti con carta. Una delle truffe più comuni è il furto dei dati della carta, che avviene quando i criminali riescono a intercettare le informazioni sensibili durante le transazioni. I consumatori sono spesso inconsapevoli di essere stati vittime fino a quando non scoprono movimenti anomali nei loro conti.
Un altro metodo frequente utilizzato per perpetrare frodi sui pagamenti con carta è il phishing, ovvero l’invio di email o messaggi che sembrano provenire da istituti finanziari, ma che in realtà mirano a raccogliere dati personali e bancari. Le persone, ingannate dalla legittimità apparente dei messaggi, finiscono per fornire informazioni sensibili, permettendo ai truffatori di accedere ai loro conti. Le tecniche di phishing sono sempre più sofisticate, con falsi siti web e applicazioni mobili che imitano perfettamente quelli ufficiali delle banche.
In tempi recenti, un’altra pratica fraudolenta che ha visto un aumento è la manipolazione dei terminali POS, dispositivi utilizzati per accettare pagamenti con carta. I truffatori riescono a modificare questi dispositivi per copiare i dati della carta quando viene inserita o strisciata. Questi dati vengono poi utilizzati per effettuare transazioni non autorizzate. Per contrastare questo tipo di frodi, molte banche hanno introdotto sistemi di sicurezza avanzati, come l’autenticazione a due fattori e notifiche immediate per ogni transazione.
L’adozione delle tecnologie di pagamento contactless ha reso i pagamenti più rapidi e convenienti, ma ha anche creato nuove vulnerabilità. Le carte con tecnologia RFID possono essere lette da dispositivi illegali a breve distanza, consentendo ai truffatori di rubare dati senza che la vittima se ne accorga. Le tecniche di frode diventano sempre più complesse e le soluzioni per proteggersi devono evolversi di pari passo.
Il pericolo nascosto nei pagamenti QR
Con la crescente diffusione dei pagamenti con codice QR, le frodi hanno trovato nuove vie per manifestarsi. I criminali possono facilmente creare falsi codici QR che reindirizzano i pagamenti a conti fraudolenti invece che a quelli corretti. Questa forma di frode sta diventando particolarmente problematica nelle transazioni commerciali, dove i clienti scansionano i codici senza accorgersi del rischio.
L’interoperabilità dei pagamenti tramite QR, che permette di usare qualsiasi portafoglio digitale per pagare, ha aumentato la complessità dei sistemi e il numero di vulnerabilità. Secondo alcuni esperti del settore, i pagamenti con QR interoperabile presentano un tasso di frode più elevato rispetto ad altri metodi di pagamento tradizionali, spingendo le aziende a rafforzare i propri sistemi di sicurezza per proteggere i consumatori.
Le sfide della sicurezza e delle banche
Le banche e le società fintech sono ora sotto pressione per sviluppare soluzioni più sicure che possano ridurre il numero crescente di frodi. Tuttavia, la mancanza di denunce ufficiali e la lentezza nella rimozione dei siti web falsi da parte delle autorità competenti stanno rendendo difficile contrastare efficacemente queste truffe. Per proteggere i consumatori, molte banche stanno investendo in tecnologie di autenticazione a due fattori e sistemi di monitoraggio delle transazioni in tempo reale, progettati per rilevare attività sospette e bloccare eventuali transazioni fraudolente.
Le sfide della sicurezza aumentano anche a causa della crescente complessità dei sistemi di pagamento digitali e della necessità di mantenere l’interoperabilità tra diversi portafogli elettronici e piattaforme. Questo può creare ulteriori punti di vulnerabilità che i truffatori sfruttano. Le banche si trovano quindi a dover bilanciare tra l’offrire servizi rapidi e convenienti e garantire standard di sicurezza elevati, mentre cercano di educare i clienti a riconoscere i segnali di frode e ad adottare comportamenti più sicuri.