Negli ultimi anni abbiamo assistito a una rapida evoluzione dei display per smartphone, da quelli curvi a quelli pieghevoli, fino ad arrivare ai doppi schermi “a conchiglia”, ma Oppo ha appena presentato qualcosa di straordinario: un concept smartphone con un display arrotolabile che si allarga e si restringe in maniera molto naturale.
La demo, presentata per l’Inno Day 2020 organizzato dall’azienda cinese, mostra il prototipo dell’Oppo X 2021: uno smartphone dotato di un cursore sul bordo che consente all’utente di controllare la rotazione dello schermo OLED (lo schermo che si comporta come se fosse una tapparella o un rotolo di carta). Il display, seguendo un binario guida, è fatto scorrere da un motore elettrico presente all’interno del telefono attorno a dei rulli di 6,8mm di diametro.
“E’ molto difficile per noi definire le dimensioni precise dello schermo di questo concept. In teoria è variabile”, dice Oppo. L’impresa lo definisce un display OLED “a variazione continua” perché dai 6,7 pollici di estensione diagonale minima può essere regolato, progressivamente, fino a 7,4 pollici, rendendo così il telefono più simile ad un piccolo tablet. La larghezza dello schermo varia tra 2,8 pollici e 4,2 pollici (70mm e 107mm).
Il display, secondo le parole di Oppo, quando viene espanso ottiene un “effetto senza soluzione di continuità”. Da ciò che emerge, infatti, da alcuni video, l’immagine visualizzabile scala progressivamente con l’allargarsi o il restringersi dello schermo. Oppo ha richiesto 122 brevetti per questo progetto, 12 dei quali solo riguardanti il meccanismo di scorrimento.
Non ci sono ancora dettagli sulle specifiche, sulla data di uscita o su quanto possa essere il prezzo di questo dispositivo OLED arrotolabile. Ma, dati i prezzi medi degli altri smartphone con schermi OLED, probabilmente non sarà economico.
Levin Liu, vicepresidente di OPPO e responsabile dell’Istituto di ricerca OPPO, ha sottolineato che l’Oppo X 2021 è ancora in fase di progettazione, ma spera di immettere questa tecnologia sul mercato “al momento giusto”.
L’idea di un display arrotolabile non è una novità. Una TV OLED 65’’ di questo genere (di cui vi mostriamo un video qua sotto), prodotta da LG, è entrata nel mercato consumer (solo in quello coreano) circa un mese fa, ma ha un costo proibitivo: al cambio attuale servono circa 87000 dollari americani per portarselo a casa. A parte i potenziali problemi di costo, l’utilizzo di questa tecnologia all’interno di uno smartphone è molto più complicato di quanto sembri, soprattutto per quanto riguarda la resistenza strutturale e la durata.
Durante lo stesso evento, l’azienda ha annunciato anche gli Oppo AR Glass 2021, un nuovo modello di occhiali AR. Grazie al loro “split design” (che si basa su un collegamento a uno smartphone basato su Snapdragon 865, come l’Oppo Find X2 Pro), questi occhiali sono più leggeri del 75% rispetto al modello precedente presentato lo scorso dicembre, ma sono comunque dotati di una serie di sensori sia per la mappatura locale SLAM in tempo reale che per il tracciamento dei gesti (fino a 21 marcatori per mano). La soluzione “Birdbath” (un’implementazione comune ed economica su occhiali AR) si dice che mimi l’esperienza di uno schermo televisivo da 90 pollici. Gli occhiali supporteranno anche i comandi vocai tramite l’assistente vocale Breeno di Oppo. Per ora, l’azienda sta già lavorando con i programmatori per offrire applicazioni AR interessanti.