Le Olimpiadi di Tokyo in partenza oggi 23 luglio sono osservate speciali da parte dell’FBI che avverte sui possibili rischi di sicurezza correlati. Come ogni evento pubblico di grande visibilità, i Giochi Olimpici sono spesso bersaglio di possibili attacchi con danni di rilevanza internazionale. A maggior ragione quest’anno con la digitalizzazione anche di eventi di questa portata a causa del Coronavirus.
Le olimpiadi di Tokyo sono cominciate, e con una cerimonia di apertura molto speciale. Ma la notizia che circola nelle ultime ore riporta il monito della divisione Cyber della Federal Bureau of Investigation (FBI) americana. Obiettivo degli hacker di tutto il mondo: le Olimpiadi di Tokyo. Molti i possibili rischi sulla sicurezza, essendo tale evento una vetrina internazionale in cui sfoggiare le proprie abilità. La nota dell’FBI parla di possibili attacchi di social engineering e phishing per dirottare gli spettatori verso siti malevoli. Questi attacchi, come abbiamo già visto più volte, sono fra i più diffusi e hanno grande capacità di attrarre ignari navigatori del web.
Ad aggravare il quadro c’è anche la pandemia da Covid-19 che sta costringendo, in questa sua quarta ondata, milioni di cittadini a rimanere nelle proprie case. Di conseguenza, il pubblico che fruirà dei contenuti digitali delle Olimpiadi sarà destinato a crescere rispetto a tradizionali giochi che si sarebbero tenuti in tempi diversi. Molti degli spettatori potrebbero essere non adeguatamente preparati ai tranelli del web e pertanto diventare vittime di strategie più ampie.
Nel frattempo, è divenuto di risonanza globale il data leakage delle credenziali di accesso per i biglietti dei Giochi Olimpici. Molti acquirenti e volontari registrati al sito delle Olimpiadi hanno visto le proprie informazioni di accesso pubblicate online e a disposizione del mondo. Da quanto riportato, sembrerebbe che il danno inferto con la fuga di informazioni non sia troppo vasto e che delle contromisure siano già state messe in campo.
Tuttavia, a parte un nome utente e una password, la fuga di dati personali potrebbe portare con se l’accesso a ulteriori informazioni ancora più riservate. Fra queste nome e cognome ma, nel caso degli acquirenti, anche dati di conto corrente o della carta di credito utilizzati per completare la procedura di vendita dei biglietti. L’impatto economico, pertanto, potrebbe essere decisamente elevato considerato l’utilizzo di sistemi di vendita online in questo periodo storico.
In realtà, ciò che sottolinea l’FBI è che potrebbero non essere soltanto attacchi destinati a danneggiare cittadini o fare soldi con ransomware che cifrano i nostri dati. Dietro la maschera di questi attacchi potrebbero esserci anche organizzazioni con lo scopo di generare confusione e attrarre attenzione nei loro confronti. Spesso coesistono ideologie politiche che vengono ostentate dagli attaccanti screditando gli avversari a mezzo informatico.
Gli aspetti politici emergono forti anche in virtù della difficile situazione tra Cina e Giappone, così come dall’esclusione della Russia dalle Olimpiadi. Fatti questi che potrebbero generare delle pericolose scintille informatiche come riportato da Ross Rustici, Managing Director di StoneTurn. La più grande paura è quella di un attacco nel bel mezzo dei Giochi Olimpici che ne danneggi irreparabilmente la visibilità. La riduzione dello spettacolo suonerebbe come una vittoria nei confronti degli organizzatori con logiche e modalità nascoste dietro ai piani di queste organizzazioni criminali.
Non ci resta che sperare di goderci le Olimpiadi con le tipiche modalità a cui siamo abituati. Verosimilmente l’arduo lavoro delle Agenzie di Intelligence ci proteggerà dai possibili rischi degli accaniti hacker del web.