Fibre muscolari robotiche, un team le sta sviluppando (Empa.ch) - SystemsCUE
C’è una nuova tecnologia che riguarda la robotica: i muscoli artificiali stampati 3D riproducono movimenti naturali ed eccellenti, ecco come
Ricercatori in tutto il mondo stanno cercando di avanzare nel settore della robotica, combinando le ultime tecnologie disponibili con le scoperte legate al campo dell’intelligenza artificiale. Team in ogni angolo del globo stanno cercando di realizzare innovazioni fantastiche per poter finalmente dare una svolta ai robot del futuro.
Ora l’ultima novità sembra arrivare dall’Empa, un laboratorio svizzero, che parrebbe avere sviluppato dei muscoli artificiali stampati in 3D molto simili a quelli umani. Difatti, questi muscoli permettono di compiere dei movimenti eccellenti, naturali e molto precisi.
Ciò potrebbe rappresentare una svolta per la robotica, modificando il modo e il realismo dei robot presenti in circolazione. Ma quali potrebbero essere anche altri risvolti della robotica?
Ecco tutto quello che c’è da sapere a questo proposito cercando di approfondire nel dettaglio la novità portata avanti dai ricercatori dell’Empa.
Il funzionamento dei muscoli artificiali in realtà è molto semplice da comprendere. Questi muscoli funzionano come attuatori, trasformando impulsi elettrici in movimento. Tuttavia, renderli simili a quelli biologici è una sfida tecnica: devono essere potenti ma anche elastici e soffici. Ecco qual era l’obiettivo dell’Empa, quello di realizzare muscoli artificiali molto simili a quelli biologici. Tale obiettivo è stato ricercato creando attuatori in materiali siliconici, combinando un elettrodo conduttivo e un dielettrico isolante, disposti a strati.
Quando viene applicata una tensione elettrica, l’attuatore si contrae come un muscolo, tornando poi alla posizione originale una volta spenta la tensione. Tuttavia, non è stato affatto facile ottenere la stampa di componenti simili. L’Empa ha collaborato con l’ETH di Zurigo per ottenere speciali inchiostri per stampare 3D attuatori morbidi utilizzando un ugello progettato da ETH. Questo lavoro fa parte del progetto Manufhaptics, che mira a creare un guanto capace di rendere le esperienze virtuali tattili simulando la presa di oggetti attraverso la resistenza.
I muscoli artificiali potrebbero essere usati per dare più realismo ai robot del domani ma non solo. Ci sono tante altre cose che potrebbero avere dei risvolti positivi grazie a questa nuova scoperta. Per esempio, potrebbero essere usati in campo medico. I ricercatori stanno lavorando per stampare fibre elastiche più sottili, avvicinandosi al funzionamento delle fibre muscolari reali.
I ricercatori stanno continuando a fare test per migliorare ulteriormente la qualità dei materiali. In futuro, il loro obiettivo è quello di arrivare alla stampa 3D di un cuore artificiale che possa funzionare e garantire trapianti a chi lo necessita.