No IT-Alert: coloro che contrastano il sistema di allarme pubblico
Negli ultimi giorni si è sentito molto parlare del sistema di allarme pubblico IT-Alert, che ha fatto suonare i dispositivi degli abitanti delle regioni coinvolte, ma non tutti sono d’accordo. Infatti diverse persone, per l’esattezza 70.000, si sono riunite in un gruppo Telegram per contrastarlo, divenendo i No IT-Alert. Si analizza di seguito questa categoria di complottisti e come si siano organizzati per combattere IT-Alert.
Cos’è IT-Alert?
IT-Alert è un sistema di allarme pubblico per l’informazione diretta alla popolazione e arriva tramite un messaggio al proprio telefono cellulare in una determinata zona geografica. I messaggi inviati mettono in allarme in caso di gravi emergenze o catastrofi imminenti o in corso. Per ora il sistema è in una fase di sperimentazione e solo alcune regioni italiane sono state coinvolte come la Toscana, la Sicilia, la Calabria e l’Emilia-Romagna.
In futuro, quando sarà operativo, il Servizio Nazionale della protezione civile con IT-Alert integrerà le modalità di informazioni e comunicazioni già previste per informare la popolazione. IT-Alert ha lo scopo di consentire una rapida diramazione delle prime informazioni sulle possibili situazioni di pericolo. Gli avvenimenti per cui può essere attivato sono:
- Maremoto generato da un sisma.
- Collasso di una grande diga.
- Attività vulcanica relativa ai vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli.
- Incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica.
- Precipitazioni intense.
- Incidenti rilevanti in stabilimenti soggetti al decreto legislativo 26 giungo 2015, n.105.
I No IT-Alert
Su Telegram sta spopolando all’interno del gruppo Ugo Fuoco, Stop Dittatura un nuovo slogan che incita a “fermare il nuovo sistema di allarme pubblico“. La protesta nasce in quanto, secondo il gruppo di No IT-Alert, dietro tale sistema si vogliano nascondere i disastri naturali che sono causati dall’uomo come i terremoti generati da installazioni militari oppure le applicazioni preinstallate che ci monitorano costantemente.
Il capo gruppo della chat Telegram vuole denunciare questo sistema in quanto per lui vi è un parallelismo con i chip di Pzifer, lo stesso dichiara:
“In moltissimi ci hanno scritto per domandare quale sia il reale obiettivo del sistema IT-Alert, provo a spiegarlo sottoponendovi anche dei parallelismi semplici da comprendere. Ecco perché non basta disobbedire, il sistema IT-Alert deve essere smantellato. […] I disfattisti e i servi del sistema provano in tutti i modi a persuadere le persone del fatto che siamo impotenti. FALSO! Siamo miliardi e combattiamo contro un’élite composta da un pugno di psicopatici e i loro servitori. Il potere è nelle nostre mani e le nostre azioni cambiano il mondo”
Gli argomenti della chat
Sul canale Telegram non si parla solo del nuovo sistema di allarme nazionale IT-Alert, ma anche di altri argomenti come la Pedofilia a Hollywood o la Distruzione di auto elettrica. Nella chat si affrontano tematiche come il vaccino per Covid-19 abbia distrutto le vite ad alcune persone.
In conclusione per i complottisti tale sistema di allarme nazionale è solo una copertura, infatti fanno presente come l’IT-Alert sia partito in Sicilia e subito dopo si sia verificata una scossa di magnitudo 4. Anche in Toscana si è verificata la stessa situazione, sottolineando come ciò non sia un caso. Infatti, i membri presenti evidenziano come dietro tutto ciò ci sia un grande piano, secondo loro il responsabile è l’Haarp, cioè “l’installazione militare che crea le emergenze in modo artificiale per ammansire i popoli”.
Ma in realtà l’Haap (High Frequency Active Auroral Research Program) è un’installazione che si trova in Alaska che ha lo scopo di studiare gli strati dell’atmosfera e dalla ionosfera, e le comunicazioni radio a uso militare.
Cosa fare secondo i No IT-Alert?
Secondo il gruppo Telegram è necessario disattivare il sistema d’allarme nazionale come spiegano:
Cosa abbiamo scoperto? Qualcuno mi ha detto che è inutile disattivare IT-Alert perché il segnale arriva ugualmente. Non è vero, noi stiamo boicottando l’allerta. Abbiamo scoperto che la disattivazione ha prodotto l’effetto desiderato, anche se alcune persone non sono riuscite. C’è tanta gente che non sapeva che sul dispositivo aveva già installata questa app, noi abbiamo mostrato come disattivarla.
In realtà il sistema per funzionare non necessita di nessuna applicazione e la disattivazione è semplice e non complessa come dichiarano. Inoltre, non è un sistema di geolocalizzazione come affermano in quanto funziona senza connessione a internet. Bisogna sottolineare come il sistema di IT-Alert nasce dall’esigenza di una comunicazione tempestiva difronte a un disastro naturale o artificiale, cercando di minimizzare l’esposizione individuale e collettiva.