Netflix: stop alla condivisione gratuita delle password fuori dal nucleo familiare

netflix

L’annuncio di Netflix del 2022 sull’intenzione di porre fine alla condivisione delle password fuori dal nucleo familiare ha generato una serie di aspettative. Tuttavia, la data precisa per l’attuazione di questa nuova politica non era stata comunicata. Sono partiti i preparativi che Netflix ha deciso di mettere in atto per fornire alternative alla condivisione gratuita delle password. L’azienda, consapevole dell’impatto che questa decisione ha avuto sugli spettatori, desidera evitare di scontentarli.

Un anno altalenante per Netflix: perdite e successi

Il 2022 è stato un anno difficile per Netflix, con la perdita di abbonati e di guadagni. Tuttavia, verso la fine dell’anno, grazie a show di successo come il docufilm su Harry e Meghan e la serie televisiva della famiglia Addams intitolata Mercoledì, l’azienda ha registrato un miglioramento delle sue performance. L’aumento della pratica della condivisione gratuita delle password tra parenti, amici e conoscenti ha portato Netflix a intraprendere una politica più rigida riguardo a questo comportamento. Infatti, si stima che circa 100 milioni di persone usufruiscano dei servizi di Netflix senza pagare.

netflix

La questione della condivisione delle password

Nei termini di utilizzo, Netflix non permette ufficialmente la condivisione delle password, ma nel tempo questa è diventata una pratica comune tra gli utenti. L’azienda ha deciso di prendersi del tempo per sviluppare alternative per il suo pubblico. È nata quindi la possibilità di abbonamenti specifici pagando un costo aggiuntivo. L’annuncio di ottobre 2022 ha suscitato diverse polemiche. Molti utenti si aspettavano un cambiamento delle regole della condivisione delle password già a partire da gennaio 2023. Ma Netflix aveva precisato che non si era stabilita una data esatta. Nel frattempo, l’azienda aveva iniziato già a lavorare su nuove funzionalità che potrebbero migliorare l’esperienza degli utenti.

Netflix blocca gli account condivisi: cosa cambierà?

Una delle alternative prese in considerazione da Netflix è l’introduzione di abbonamenti specifici che richiedono un piccolo supplemento. Ad esempio, in alcuni paesi è già stato presentato un modello che consente di aggiungere sotto-account al proprio abbonamento personale. Questo comporta un costo aggiuntivo di 2,99 dollari al mese. Questa opzione consente di aggiungere nuovi “spazi” o profili al proprio account.

Tra le alternative proposte, ci sarà anche un abbonamento più economico che mira a incentivare l’acquisto di un abbonamento autonomo. Il prezzo sarà pari a 5 euro in Europa e a 7 dollari negli USA. Netflix sta iniziando a inviare in Italia email che avvisano dell’imminente blocco degli account condivisi nel paese, spiegando come trasferire i profili e acquistare utenti extra. L’azienda ha aperto anche una pagina dedicata all’argomento, fornendo ulteriori dettagli sulle modifiche apportate alla condivisione degli account. Si può leggere nella pagina:

“L’account Netflix è destinato a un unico nucleo domestico, ovvero a te e a chi vive con te. Tutte le persone che fanno parte del tuo nucleo domestico possono guardare Netflix dove desiderano (a casa, in movimento, in vacanza) e usufruire di nuove funzionalità come Trasferisci profilo e Gestisci accessi e dispositivi.”

netflix

Il futuro di Netflix

Nel tentativo di gestire la condivisione degli account, Netflix offre alcune opzioni come il trasferimento di un profilo su un nuovo abbonamento a pagamento e l’acquisto di un utente extra al costo di 4,99€ al mese. Netflix si prepara ad affrontare una nuova fase nel suo servizio di streaming. L’azienda cerca di bilanciare le esigenze degli utenti con la necessità di preservare i propri interessi finanziari. Ecco perché in futuro sarà possibile usufruire di alternative che migliorino l’esperienza degli abbonati e incentivino l’acquisto di abbonamenti autonomi. Il futuro di Netflix quindi potrebbe portare a una maggiore restrizione nell’uso condiviso degli account, ma anche a una migliore personalizzazione dell’offerta per soddisfare le esigenze di un pubblico sempre più diversificato.