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Netatmo annuncia il primo dispositivo IoT compatibile col protocollo Matter

Tra le novità del CES 2022, conclusosi lo scorso sabato 8 gennaio, c’è anche il dispositivo IoT di Netatmo compatibile col protocollo universale Matter. Il device ha riportato l’attenzione sul protocollo, in uscita a metà di questo anno, e sulla necessità di avere uno standard per la comunicazione tra i dispositivi smart in casa. Con l’adozione di Matter si eliminerebbe il problema di dover scegliere i dispositivi sulla base della compatibilità con uno specifico sistema; piuttosto, gli utenti potranno acquistare gli IoT device basandosi su prezzo e funzionalità offerte.

Il protocollo Matter

Immaginate di dover acquistare una nuova smart TV: tra i criteri di scelta c’è anche la compatibilità col sistema di smart home in possesso, sia esso Alexa, Apple HomeKit, Google Assistant o altri. Magari vi piace un modello, che ha anche un prezzo ragionevole, ma, ahi voi, non si integra col sistema che avete a casa. La scelta del dispositivo non dovrebbe essere limitata dall’ecosistema, ma solo dalle funzionalità che si stanno cercando ed eventualmente dal costo. Per ovviare al problema è stato sviluppato Matter, un protocollo che promette di eliminare i problemi di compatibilità dei dispositivi IoT.

Lo standard nasce grazie a CSA (Connectivity Standards Alliance), un’organizzazione formata da compagnie di tutto il mondo per produrre e gestire standard di comunicazione; tra i nomi che fanno parte dell’alleanza troviamo Amazon, Google, Apple, Samsung, Oppo e Huawei, ma anche Ikea e Legrand.

Il sensore IoT di Netatmo si basa sul protocollo universale Matter. Fonte: Netatmo

Il protocollo Matter, annunciato nel 2019 e atteso per metà di quest’anno, permetterà di rendere interoperabili tutti i dispositivi smart in casa che supportano lo standard. Il brand non sarà più un ostacolo: tutti i device potranno comunicare tra loro, indipendentemente dal produttore, e potranno appoggiarsi a qualsiasi ecosistema. Lampadine, interruttori, termostati, sensori di vario tipo, ma anche televisioni e telecomandi: ogni dispositivo che supporta il protocollo sarà connesso con gli altri senza fatica.

Lo standard si basa su Thread, un protocollo di rete mesh peer-to-peer, che elimina l’uso di un hub centrale per la comunicazione tra i dispositivi. L’uso di questa tecnologia permette di avere una rete “auto-riparante”, in quanto se uno dei dei nodi dovesse smettere di funzionare, i restanti si adattano per garantire la comunicazione. Matter, inoltre, sfrutta la tecnologia BLE (Bluetooth Low Energy) per l’attivazione dei dispositivi nella rete.

Netatmo: arriva il device IoT compatibile con Matter

Netatmo ha colto la palla al balzo e, per celebrare l’arrivo di Matter, ha annunciato il suo primo dispositivo IoT compatibile col protocollo di comunicazione. Il device è anche uno tra i primi al mondo, e tutti i partecipanti del CES lo hanno accolto con grande entusiasmo.

L’azienda francese è attiva dal 2011 nella produzione di dispositivi per la smart home; tra i suoi prodotti spiccano il rilevatore di monossido di carbonio intelligente e la stazione meteo smart che fornisce tutte le informazioni sullo stato del clima della casa (temperatura, livello di umidità, qualità dell’aria e pressione acustica).

Il dispositivo di Netatmo, uno smart security sensor, è un sensore di contatto e rilevazione di movimento a infrarossi. Il device informa l’utente sullo stato di porte e finestre (aperte o chiuse), ed è in grado di individuare il movimento e inviare una notifica tramite app per informare della presenza di qualcuno in casa. Il sensore, se posizionato su porte e finestre, rileva anche piccole vibrazioni, avvertendo per tempo se qualcuno sta cercando di forzarle ed entrare in casa.

Grazie a Matter tutti i dispositivi di una smart home potranno comunicare tra loro senza sforzo.

Netatmo ha annunciato che il sensore sarà compatibile con Matter, dando così il via a un’epoca di interoperabilità dei dispositivi. La scelta di parlare un linguaggio comune non solo faciliterà l’installazione dei device, ma garantirà anche più sicurezza e maggiore supporto agli utenti.

Published by
Marina Londei