NASPI, non la vedi più nemmeno col binocolo | Il Governo ha deciso la stretta: resti senza lavoro e senza soldi

Licenziamento INPS NASPI

Licenziamento, ecco quando si perde la NASPI (Canva) - SystemsCUE

In molti credono che la NASPI si ottenga sempre quando si perde il lavoro: la realtà è ben diversa, ecco cosa cambia ora

La NASPI è un’indennità che molti prendono per scontata. Coloro che magari hanno un lavoro sanno che in caso di licenziamento possono ricevere la disoccupazione, un assegno che arriva mensilmente e che copre le spese mentre si cerca un nuovo impiego.

Sembra che nel corso del tempo alcuni si siano approfittati di questa situazione privilegiata. Ecco perché il Governo ha deciso una nuova stretta: non tutti potranno ricevere la NASPI.

Proprio così, dovrebbe essere un pensiero remoto ormai quello di venire licenziati e continuare a ricevere un’indennità per il lavoro svolto. Ecco perché bisognerebbe fare molta attenzione al lavoro che si svolge giorno dopo giorno, evitando determinate situazioni.

Ma quando la NASPI potrebbe essere negata? E perché bisognerebbe assolutamente evitare determinati atteggiamenti? Ecco tutto quello che c’è da sapere su quest’indennità che a poco a poco potrebbe scomparire completamente per alcuni.

NASPI, ecco la decisione: addio all’indennità che ha salvato molti

L’INPS è l’ente che regola la NASPI. Ovviamente, si basa sulle decisioni prese al Governo e analizza l’andamento e i trend dei lavoratori in Italia. A quanto pare, davvero tanti hanno abusato di questa misura, adagiandosi sugli allori per così dire. Di conseguenza, sono state applicate alcune misure drastiche per cambiare la situazione. Di quali misure si tratta? Ebbene, a quanto pare d’ora in poi la NASPI non sarà più assicurata per tutti. Una determinata categoria di lavoratori potrebbe non ricevere più quest’indennizzo in caso di licenziamento.

Chi potrebbe ritrovarsi in una situazione simile? Di tutti coloro che compiono assenze ingiustificate. L’INPS ha ribadito in una recente nota che tali dipendenti una volta licenziati non possono avere accesso alla NASPI. In caso di assenza ingiustificata del lavoratore oltre il tempo previsto dal contratto o in mancanza di previsione oltre a 15 giorni di lavoro, il contratto potrebbe considerarsi risolto e si perderebbe tale misura.

Licenziamento stress NASPI
Licenziamento, occhio a non perdere la NASPI (Canva) – SystemsCUE

Come risolvere questa situazione?

Ovviamente, l’INPS si comporta in modo totalmente diverso se il lavoratore riesce a giustificare l’assenza dal lavoro e porta prove a sostegno della tesi. Ciò accade anche se c’è stato un eventuale ricovero in ospedale che ha impedito al dipendente di giustificare l’assenza o di provare la giustifica entro il tempo indicato nel contratto.

In ogni caso, ora che si conosce tale informazione, è bene prestare la massima attenzione, così da non rischiare di essere licenziati e non ottenere la NASPI.