A cura di Gianmarco Porcile
Una delle principali opere pubbliche per la ricostruzione della città de L’Aquila, dopo il terremoto del 2009, è lo Smart-Tunnel, una galleria sotterranea lunga circa 13 chilometri, costruita per permettere il passaggio al suo interno dei principali servizi della città.
Ma sicuramente, il più interessante tra i servizi che passano all’interno di questo tunnel, è la nuova Fibra Ottica, sviluppata dall’Università degli Studi dell’Aquila, grazie al progetto Innovating City Planning through Information & Communications Technologies (INCIPICT) in collaborazione con il colosso giapponese Sumitomo, uno tra i pochi produttori al mondo di questo tipo di tecnologia. Ma cosa rende questo tipo di fibra particolarmente interessante?
La principale caratteristica, sicuramente la più importante agli occhi di tutti, è la capacità di trasmissione dei dati. Ebbene sì, perché questa tipologia di fibra è circa 15 volte più veloce nel trasmettere i dati, di tutte le altre tipologie di fibre esistenti, un dettaglio che la rende la fibra più veloce mai progettata. Vediamo un po’ più nel dettaglio come funziona questa tecnologia.
Questo tipo di fibra utilizza una tecnologia di trasmissione dei dati chiamata Space-Division Multiplexing (SDM) o multiplazione spaziale, in cui il mezzo di trasmissione del segnale viene diviso in più canali di comunicazione. Così ogni dispositivo ha uno spazio fisico separato rispetto agli altri, mediante conduttori elettrici, guide d’onda ottiche o percorsi atmosferici.
La potenzialità di questa tecnica di Multiplexing risiede nel fatto che si possono riutilizzare le risorse a disposizione, tempo e frequenza, per ottimizzare la trasmissione di “messaggi” multipli attraverso canali paralleli.
Negli ultimi anni questa iniziativa ha dato vita alla prima Fibra Ottica a Multiplazione Spaziale nel mondo. Il prototipo è stato ampliato e reso utilizzabile non solo all’interno di un laboratorio, ma all’interno del tunnel che passa sotto la città. Infatti questa nuova fibra è stata installata nello Smart-Tunnel per un percorso di circa 20 chilometri che parte da Palazzo Camponeschi, sede del rettorato e degli uffici dell’Università dell’Aquila, e attraversa il centro storico, estendendosi verso la zona Ovest della città, per poi tornare alla sede di partenza.
Grazie a questa iniziativa si potranno finalmente sperimentare nuove tecnologie trasmissive su fibre realmente installate, piuttosto che in un ambiente che non sia a contatto con la realtà, come può essere quello di un laboratorio. Potranno inoltre, a breve, sfruttare la connettività a banda larga le sedi della Pubblica Amministrazione aderenti all’iniziativa.
Agli inizi del mese di giugno è stata quindi finalmente terminata l’installazione di questa nuova tipologia di fibra. All’evento di inaugurazione erano presenti, oltre al presidente della giunta regionale e al sindaco della città dell’Aquila, anche l’ambasciatore del Giappone Keicki Katakami e la rettrice dell’Università Paola Inverardi.
Il giorno seguente all’inaugurazione si è tenuto un Workshop per discutere delle potenzialità dello Space-Division Multiplexing. Questo è sicuramente un bel passo avanti nello sviluppo di nuove tecnologie per la connettività, ed è una grande soddisfazione per l’Italia intera, ma soprattutto per la città dell’Aquila, che aveva già dato prova delle tantissime competenze nel campo delle Telecomunicazioni grazie alla prima accensione di un’intera rete 5G.