MUA è un dispositivo sviluppato durante il lockdown da una start-up cinese, ed è stato ideato pensando alle relazioni a distanza e alla possibilità di mandare baci anche da lontano. Per funzionare, gli utenti devono scaricare un’app sul proprio telefono e collegare il dispositivo MUA. Ecco come funziona.
Durante il lockdown, una start-up cinese ha sviluppato un dispositivo per baciare a distanza. L’inventore è Zhao Jianbo, trentunenne, che ha avuto l’idea a causa dell’isolamento che lo teneva lontano dalla sua fidanzata. Ecco quindi che ha pensato a un dispositivo che consentisse di inviare e ricevere baci a distanza. Ha fondato la start-up Siweifushe che ha rilasciato poco dopo il primo prototipo di MUA. Il nome del dispositivo deriva dall’onomatopea che ricorda il suono di un bacio. Ora Zhao Jianbo ha dichiarato di voler portare la sua invenzione in tutto il mondo, compresa l’Italia.
Il giovane inventore ha conseguito la sua laurea discutendo proprio la mancanza di intimità fisica durante le videochiamate. Le restrizioni imposte in Cina a causa del Covid-19 hanno svolto un ruolo fondamentale nello sviluppo della sua invenzione, ma ci sono state anche altre motivazioni. Ha infatti dichiarato:
“Voglio che il mio Paese sia la culla di un gadget del genere che, sono sicuro, diventerà popolare in tutto il mondo”.
Zhao Jianbo, inventore del dispositivo MUA
MUA è un dispositivo con labbra di silicone a cui gli utenti possono trasmettere i dati dei loro baci attraverso sensori di movimento nascosti nelle labbra. Questi sensori si muovono per riprodurre i baci ricevuti, riuscendo a creare un’esperienza di bacio simulata. Il dispositivo è composto da una macchinetta con labbra di silicone artificiali alle estremità, che si collega al cellulare tramite una porta USB e un’app dedicata. Durante una videochiamata, i movimenti del bacio dell’utente vengono registrati dalla macchinetta e inviati all’altra persona collegata. La macchinetta ricevente interpreterà questi dati e farà muovere le finte labbra di conseguenza, rendendo l’esperienza del bacio più realistica. Inoltre, il dispositivo è in grado di riprodurre i suoni del bacio e si riscalda leggermente per simulare la temperatura delle labbra dell’altra persona.
Il primo prototipo di MUA è stato introdotto alla fine di gennaio al modico prezzo di 260 yuan, che corrispondono a circa 37 euro. In sole due settimane, sono stati venduti 1.500 dispositivi. Poi gli ordini sono aumentati esponenzialmente e quest’anno si prevede di raggiungere le 300mila unità vendute. Nei prossimi mesi, MUA sarà disponibile in Europa, Stati Uniti, Giappone e Corea del Sud. L’inventore infatti ha dichiarato di avere già stabilito contatti con distributori italiani.
Il dispositivo è proposto in diverse tonalità, tutte dotate di labbra unisex. Le valutazioni degli utenti sono state discordanti: alcuni lo hanno apprezzato, mentre altri si sono sentiti a disagio nell’usarlo. Diversi utenti hanno espresso preoccupazione riguardo all’uso del dispositivo per contenuti erotici online, considerando che in Cina questi sono strettamente regolamentati. Tuttavia, l’inventore di MUA ha dichiarato che la sua azienda rispetta le normative in vigore e che non può fare nulla per controllare l’utilizzo che le persone faranno del dispositivo.
MUA non è il solo dispositivo inventato per baciare a distanza. Già nel 2011, i ricercatori dell’Università di Electro-Communications di Tokyo hanno creato una “macchina per la trasmissione del bacio“, mentre nel 2016 l’Imagineering Institute della Malesia ha lanciato sul mercato un gadget simile chiamato “Kissinger“. Zhao Jianbo sta già pensando ad altri progetti per favorire l’intimità a distanza. Sta lavorando alla realizzazione di un dispositivo per gli abbracci, e ad uno strumento per le chiamate, che permetterà agli utenti di sentire il battito del cuore dei loro amati toccando un tasto speciale sul proprio smartphone. Questi prodotti sono ancora in fase di ricerca e sviluppo e si prevede di lanciarli sul mercato entro i prossimi due mesi.
Credit copertina: Tingshu Wang/Reuters