In Italia sono quasi 50 milioni gli utenti connessi e la nostra nazione vede inoltre 80 milioni di smartphone per una popolazione di 60 milioni di abitanti: ce lo dice il report annuale Digital 2020. Ciò ci aiuta a comprendere meglio il fenomeno crescente del gioco online, supportato da investimenti milionari per migliorare l’esperienza di gioco, l’interattività e la sicurezza. Dietro questo successo dei casinò online ci sono sicuramente gli sviluppatori software, che impegnano centinaia di risorse umane fra ingegneri, grafici e developer, pronti a rinnovare continuamente l’offerta proposta.
Alcuni fra i migliori giochi di Casinò dal vivo e non, vengono prodotti da un numero ristretto di case, che vengono considerate leader nella creazione di intrattenimento ludico virtuale. Fra queste spicca PlayTech, fondata nel 1999 nel Regno Unito, conta oltre 1200 dipendenti ed è particolarmente conosciuta per i propri software di bingo e poker, mentre NetEnt è prettamente apprezzata per le slot machine. Azienda nata in Svezia nel 1996, NetEnt produce software di alto livello, con grafiche curate nei minimi dettagli e titoli che hanno fatto la storia del gioco virtuale, fra tutti ad esempio Gonzo’s Quest. Ultima per citazione, ma non per importanza, Microgaming, azienda con sede nell’Isola di Man, che sostiene di aver brevettato il primo vero software per casinò nel 1994. Questi tre brand fanno costituiscono l’Olimpo del settore del gioco virtuale, ma altre realtà giovani e dinamiche si lanciano con qualità nel business del gaming e gambling.
La concorrenza nel mondo dei software casinò è enorme, e per i brand già affermati la nascita di nuove case sviluppatrici rappresenta un continuo stimolo a migliorarsi. Tante le aziende che si affacciano sul mercato, come la giovanissima Pragmatic Play, fondata nel 2015 a Silema, Malta: l’azienda continua un’ascesa contraddistinta dalla produzione di slot machine e tavoli da poker live, che la conferma come la possibile protagonista del 2021. C’è poi Novomatic, azienda più “vecchia” della precedente, fondata nel 1980 in Austria, presente da sempre sul mercato italiano, anche se in maniera minore rispetto ai tre colossi citati nella prima parte. Fra i marchi italiani, è doveroso citare Capecod, il cui software al 2019 era stato utilizzato da quasi 80 operatori di gambling e gioco virtuale italiani. Acquisita dall’austriaca Novomatic nel 2017, resta una delle realtà italiane che si sono espresse al meglio nel settore. Nel software delle slot machine, sulla nostra penisola protagonista è la World Match di Padova, con oltre 116 slot diverse, forte di partnership importanti nel mondo del gioco online, ma è degna di nota anche la Tuko Production, con oltre 30 slot machine operanti in Italia.
Il settore del gioco virtuale rappresenta inoltre un punto nevralgico importante anche a livello occupazionale. I tanti hub informatici nati in Italia da Nord a Sud si propongono per diventare protagonisti dell’industria 4.0 del presente e del futuro: casi emblematici l’accademia in partnership con la Apple con sede a Napoli, che al 2021 festeggerà i cinque anni di corsi attivati, e le partnership di Terna con il Politecnico di Bari e di Torino.